Si chiama LIFEFRANCA, e mira a sensibilizzare i cittadini circa il rischio alluvionale, favorendo la crescita di una cultura dell’anticipazione e prevenzione di questi fenomeni
A cinquant’anni dall’esondazione dell’Arno e dall’alluvione che ha messo in ginocchio la città di Trento nel novembre del 1966, le notizie di cronaca di questi giorni ci ricordano che dalle alluvioni del passato abbiamo imparato ben poco. Perché non va dimenticato che non è la natura ad essere cattiva, ma è l’uomo spesso a peccare di incoscienza.
Alcuni dati rendono più chiara la situazione nel nostro Paese: in Italia oltre 7 milioni di abitanti vivono in zone a rischio frana o alluvione, il 77% dei comuni italiani ha case, scuole, ospedali in zone a rischio idrogeologico e in alcune zone dell’Italia meridionale l’abusivismo edilizio raggiunge quote del 60%.
Negli anni uno scellerato disboscamento, l’abbandono delle campagne e una sempre più vorace speculazione edilizia hanno impoverito il terreno, togliendo spazio al letto dei fiumi che ora se lo stanno semplicemente riprendendo, con effetti drammatici.
Per questo il progetto LIFE FRANCA, presentato giovedì 24 novembre al MUSE (Museo delle Scienze) di Trento, risulta più che mai provvidenziale.
Il progetto LIFE FRANCA
Si tratta di un progetto europeo di durata triennale che punta a sensibilizzare i cittadini circa il rischio alluvionale, favorendo la crescita di una cultura dell’anticipazione e prevenzione di questi fenomeni. LIFE FRANCA parte del presupposto che non esiste il rischio zero quando si convive con la natura, ma si può fare molto lavorando sulla prevenzione e sulla comunicazione.
LIFE FRANCA è l’acronimo di “Flood Risk Anticipation and Communication in the Alps” e vede tra i partner le università di Padova e Trento, il Servizio Bacini Montani della Provinvia di Trento, l’Autorità di Bacino del fiume Adige, l’azienda Trilogis e il MUSE, l’innovativo museo delle scienze di Trento, la cui struttura è stata disegnata dall’archistar Renzo Piano.
Il progetto è focalizzato sull’ambiente alpino e i casi studio sono individuati nella Provincia di Trento, mentre alcune azioni interessano l’intero bacino dell’Alto Adriatico ma, trattandosi di un progetto pilota, il modello può essere applicato anche in altre zone d’Italia.
Su cosa si basa il progetto?
LIFE FRANCA si basa su tre pilastri: l’anticipazione, la prevenzione e la comunicazione.
Attraverso una prima fase di analisi e riorganizzazione di tutti i dati disponibili sul rischio alluvionale in trentino verranno prodotti scenari strategici, utili a valutare gli impatti dei possibili fenomeni alluvionali in futuro.
Grazie a questi dati sarà realizzato un innovativo geo-portale sul rischio alluvionale, che diventerà il punto di riferimento per chiunque voglia avere informazioni aggiornate e corrette sulla situazione idrogeologica del territorio Trentino. Il portale sarà accessibile a tutti, dagli esperti e dagli tecnici, ma anche da altri gruppi di utenti (amministratori, cittadini, giornalisti ecc.).
Il compito più delicato sarà invece quello di comunicare efficacemente tali dati tecnici ai cittadini, perché è solo con la consapevolezza del rischio che è possibile attuare politiche atte a scongiurarlo.
A tale fine il progetto prevede l’organizzazione di laboratori, escursioni per studenti e un corso di aggiornamento per docenti. Verranno inoltre realizzate mostre itineranti ed una serie di incontri per il pubblico con gli esperti, nel contesto informale dei Science Café e di altri eventi ad hoc.