“Venere in pelliccia” riparte dal Teatro Cucinelli


Protagonisti della pièce di Ives, Sabrina Impacciatore e Valter Malosti

Sabrina Impacciatore e Valter Malosti,
Una scena di “Venere in pelliccia”

ROMA – Riparte dal Teatro Cucinelli a Solomeo (Perugia), giovedì, alle 21, la tournèe di “Venere in pelliccia”.
Già iniziate le prove per il riallestimento della pluripremiata e acclamata pièce di Ives (svariati Tony Award a Broadway) da cui Roman Polanski ha tratto l’omonimo film, protagonisti Sabrina Impacciatore e Valter Malosti, che ne ha curato anche la regia.
I costumi sono del premio David di Donatello 2016 Massimo Cantini Parrini, i suoni del premio Ubu 2014 Gup Alcaro, le scene e le luci di Nicolas Bovey.

La sinossi

Thomas Novachek è regista e autore di una nuova commedia ed è alla disperata ricerca di una protagonista per il suo adattamento del romanzo Venere in pelliccia dell’austriaco Leopold Von Sacher-Masoch. Alla fine di una giornata di inutili audizioni troviamo Novachek al telefono che si sta lamentando della inadeguatezza delle attrici: nessuna di loro possiede lo stile necessario per il ruolo da protagonista.
Improvvisamente, fuori tempo massimo arriva come un uragano Wanda Jordan. Su tacchi altissimi, vestita in modo volgare, apparentemente inadeguata e fuori parte, costringe il regista a farle un’audizione. Si scatenerà di fronte a Thomas un vortice di energia, sfrontatezza e ambizione, Wanda è disposta a pagare qualsiasi pegno e a compiere qualsiasi metamorfosi pur di venire ingaggiata per la parte e non si fermerà di fronte a nulla pur di ottenerla.
Tra regista e attrice, vittima e carnefice, inizia un vertiginoso scambio di ruoli, un gioco elettrizzante di seduzione, potere e sesso tra due pure belve del palco, un duello teatrale in cui si sfumeranno pian piano i confini tra realtà e finzione. Pian piano le forze in campo si ribaltano rivelando in Wanda una vera dominatrice, lasciando Thomas, e noi spettatori, ostaggio di un finale enigmatico e misterioso; sospesi in una atmosfera a metà tra la brutalità tragicomica di certe tragedie antiche e David Lynch.

Per info: http://www.teatrocucinelli.it