A Taverna l’edizione del Premio Gallo. Un grande letterato che ha saputo unire la sua formazione con quella cinematografica. Il cinema italiano con lui ha segnato dei momenti storici e importanti.
TAVERNA (cz)-È stato un grande letterato Corrado Alvaro: scrittore, giornalista, poeta, sceneggiatore italiano e critico cinematografico. Autore di opere eterne come “Gente in Aspromonte” e “L’età breve”, di cui quest’anno ritorna il sessantesimo anniversari della morte, è dedicato l’evento “Corrado Alvaro e il cinema italiano” che si terrà a Taverna nel complesso dell’ex Convento dei Domenicani che ospita le sale del Museo civico dal 2 al 30 dicembre.
L’idea, introdotta nell’ambito della decima edizione del Premio Mario Gallo è promossa con il patrocinio di Mibact, Regione Calabria e Comune di Taverna-Museo civico, ed è stata presentata dal sindaco del piccolo centro della pre Sila Sebastiano Tarantino, dal consigliere delegato alla Cultura Clementina Amelio e dai curatori Eugenio Attanasio, presidente della Cineteca della Calabria e da Antonio Renda della Fototeca della Calabria.
In scaletta una mostra con locandine esclusive, una sfilata di film e alcuni incontri. Si debutta venerdì 2 dicembre con il convegno “Corrado Avaro e il cinema italiano: dalla scrittura alla sceneggiatura” al quale, parteciperanno il direttore della Cineteca Govanni Scarfò e Luigi La Rosa dell’associazione Teatri di Calabria. Previsto una lettura di Maria Rita Albanese. Saranno proiettati i film Terra d’Alvaro di Gian Paolo Callegari e l’Amata di Giuseppe Ferrara.
Mentre domenica 4 dicembre sarà la volta di Fari nella nebbia di Gianni Franciolini, film del ’42 sceneggiato da Alvaro. Lunedì 5 dicembre doppio appuntamento con Nella terra di Melusina di Antonio Renda e, per onorare la memoria del regista da poco scomparso, Il nostro tempo e la speranza di Mario Foglietti. Martedì 6 dicembre proiezioni di Roma ore 11.00 di Giuseppe De Santis, con tra i protagonisti Raf Vallone, e mercoledì 7 dicembre serata di gala con la presentazione del libro di Isabel Russinova “Reinas”.
Per finire le conclusione di Attanasio: “La figura di Alvaro come scrittore di cinema non è forse molto conosciuta principalmente in Calabria, ma la sua impronta soprattutto tra gli anni ’30 e ’50 ha avuto grande importanza.
Alvaro tra le tante collaborò alla stesura della sceneggiatura di una delle pietre miliari della cinematografia italiana Riso Amaro di Giuseppe De Santis. In questa rassegna proporremo degli inediti come Fari nella nebbia di Gianni Franciolini. Parlare di artisti come Corrado Alvaro non è mai abbastanza e soprattutto è importante parlarne in una culla della cultura come la città di Mattia Preti”.