I file audio registrati finirebbero alla Difesa americana. L’associazione si rivolge a Garante della Privacy e Mise
ROMA – Una bambola e un robot registrano la voce dei bambini e i file audio finiscono all’industria della difesa americana. È quanto denuncia il Codacons che spiega come oggi nemmeno i giocattoli sembrano essere più sicuri sul fronte della privacy.
L’associazione dei consumatori, con il Natale alle porte, ha deciso di inviare un esposto al Garante della privacy e al Ministero dello sviluppo economico affinché indaghino su quanto denunciato dal mensile “Il Test”.
La rivista ha infatti pubblicato un servizio relativo alla bambola “My friend Cayla” e al robot “i-Que Intelligent”, prodotti da Genesis Toys e commercializzati anche in Europa.
«Emergerebbe come tali giocattoli siano in grado non solo di interagire con i bambini, ma anche di registrare la loro voce per poi inviarla via Bluetooth ad un centro specializzato in riconoscimento vocale» spiega il Codacons.
I file audio registrati dalla bambola e dal robot sarebbero inviati ai server di Nuance Communication, società americana che vende “soluzioni biometriche vocali” alle agenzie militari, di intelligence e delle forze dell’ordine americane.
La privacy policy generale di Nuance, valida anche per i due giocattoli, afferma: “Possiamo utilizzare le informazioni raccolte per i nostri scopi interni e per sviluppare, ottimizzare, migliorare e migliorare i nostri prodotti e servizi, per la pubblicità e il marketing coerente con questa Privacy Policy“.
«Le associazioni dei consumatori americane sono già insorte contro questa grave violazione della privacy che vede coinvolti i bambini» spiega il presidente Codacons, Carlo Rienzi.
«Anche noi abbiamo deciso di muoverci, presentando un esposto al Garante della privacy e al Ministero dello sviluppo economico, affinché accertino eventuali violazioni delle disposizioni vigenti in materia nel nostro Paese. Valutino anche se adottare i dovuti provvedimenti a tutela dei bambini che non devono mai essere utilizzati a fini commerciali» conclude.