Da chi si perde nei corridoi a chi ispeziona la stanza: ecco i comportamenti abituali
ROMA – Conto alla rovescia per il ponte dell’Immacolata e molti italiani si metteranno in viaggio per concedersi una mini vacanza, soggiornando magari in hotel.
Ma quale è il rapporto tra italiani e hotel? Uno su 3 ritiene che sia decisivo per la buona riuscita di una vacanza o un soggiorno (33%).
Il 35% lo ritiene capace di regalare emozioni uniche il 28% di instaurare nuove relazioni (28%). Per un italiano su 2 (49%) l’hotel rappresenta il luogo della nuova “Dolce Vita”.
Ben sei su 10 (59%) poi sognano di rivivere anche in casa le esperienze dell’hotellerie, dalla colazione alle attività relax. Tra i criteri di scelta di un albergo al primo posto troviamo la reputazione di cui gode presso gli altri visitatori che ci hanno soggiornato (38%).
Ma componenti fondamentali sono anche la professionalità del personale (33%) e tutti i servizi collaterali che la struttura offre (22%).
È quanto emerge da uno studio promosso da Nestlé Professional attraverso un monitoraggio dei principali social network, community e siti dedicati al mondo dell’hotellerie e dei viaggi.
Le strutture preferite? Lusso al primo posto (47%), design d’avanguardia (29%) e palazzi storici (19%). Pulizia impeccabile, servizi all’altezza della reputazione e professionalità del personale sono le principali aspettative degli italiani.
Non mancano tic e piccole manie appena si entra nella stanza. Il 33% prima ancora di togliersi il soprabito o appoggiare la borsa la ispeziona verificandone dimensioni, vista, arredo, accessori. Il 13% invece preferisce “prendere possesso” di cassetti e armadi, mettendosi subito a disfare le valigie e a sistemare tutto.
E queste vere e proprie ispezioni non mancano di evidenziare una serie di “mancanze” che fanno aumentare la nostalgia di casa. Dalle pantofole (29%), all’accappatoio (28%), fino allo spazzolino con relativo dentifricio (24%).
Ma l’albergo viene anche associato a piccole e grandi “paure” e difficoltà. Sette italiani su 10 (71%), infatti, prima di lasciare la stanza, continua a controllare, con l’incubo di aver dimenticato qualcosa.
Il 36% ha sempre il timore di trovarsi dei “vicini” troppo rumorosi o che ci siano dei problemi nella prenotazione e ritrovarsi all’ultimo minuto senza stanza (25%).