Il Governo cerca l’approvazione in tempi record poi le dimissioni di Renzi saranno effettive
ROMA – Il Senato potrebbe votare la Legge di stabilità entro domani sera poi le dimissioni presentate dal premier Renzi diventeranno effettive.
L’accelerata del Governo sulla manovra è netta e le intenzioni dell’esecutivo sono quelle di arrivare all’approvazione in tempi record.
Il giorno cruciale è quello di domani: le dichiarazioni di voto inizieranno alle 12 e la prima chiama è prevista per le 14:30.
Il Governo chiederà la fiducia sul provvedimento e poi, a poco più di mille giorni dall’insediamento, concluderà la sua avventura.
Il via libera definitivo del Senato alla Legge di stabilità è la condizione imposta dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Renzi che ha presentato lunedì le sue dimissioni.
Il premier aveva comunicato la sua scelta a Palazzo Chigi subito dopo l’arrivo dei primi risultati del referendum sulle riforme costituzionali.
Consultazione che si è conclusa con la netta vittoria del No alle riforme volute proprio dalla compagine governativa renziana.
Ieri Renzi è salito due volte al Quirinale: la prima in mattinata, la seconda in tarda serata dopo un Consiglio dei Ministri lampo. In mano, le dimissioni dall’incarico.
Il Capo dello Stato le ha congelate fino all’approvazione della manovra. Da qui la corsa contro il tempo per il voto di Palazzo Madama che avverrà non oltre questa settimana e presumibilmente entro domani sera. Il tempo, infatti, stringe e Renzi ha ribadito che la sua decisione di lasciare Palazzo Chigi è irrevocabile.
Intanto, qualora gli elettori fossero chiamati alle urne entro febbraio come ipotizzato ieri dal ministro dell’Interno, Alfano, ci sarà da vedere come si pronuncerà la Corte costituzionale sull’Italicum.
I giudici hanno fissato per il 24 Gennaio 2017 l’udienza per la discussione sulle eccezioni di costituzionalità sollevate riguardo alla nuova legge elettorale.