Il più giovane ha 28 anni: da giovedì la giuria sceglierà i vincitori
ROMA – La commissione tecnica ministeriale del Premio Nazionale Insegnanti ha scelto i 50 finalisti che si contenderanno la prima edizione del concorso lanciato dal Miur. I finalisti (26 donne e 24 uomini) sono stati selezionati su 11mila docenti, che hanno avuto tempo fino al 18 ottobre per candidarsi o essere candidati.
Il più giovane finalista del Premio Nazionale Insegnanti, istituito sulla scia del Global Teacher Prize, ha 28 anni. Il più anziano ne ha invece 66. Le regioni più rappresentate sono la Lombardia, il Lazio e la Toscana con 6 docenti ciascuna. Seguono l’Emilia Romagna e la Puglia con 4 insegnanti.
I nomi dei 50 finalisti sono disponibili a questo link.
Degli 11mila partecipanti il 67% era composto da donne e il 53% insegna in istituti secondari di II grado. L’età media dei docenti è compresa tra i 50 e i 59 anni. Rispetto al totale, 7.426 sono stati proposti dai propri alunni, dalle famiglie o da persone che fanno parte della loro comunità scolastica. In 3.372 si sono invece autocandidati.
Selezionati i 50 finalisti, a partire dal 15 dicembre una giuria nazionale, composta da personalità del mondo della scuola e non, valuterà i profili per decretare i 5 vincitori.
La giuria del Premio Nazionale Insegnanti è composta dalla Presidente della Rai Monica Maggioni, dallo scrittore e insegnante Eraldo Affinati, dallo scrittore ed ex magistrato Gianrico Carofiglio, dal professore e Presidente onorario di “Libera” Nando Dalla Chiesa, e dall’attrice Cristiana Capotondi.
Il primo classificato riceverà un premio di 50mila euro. Agli altri 4 saranno corrisposti 30mila euro ciascuno. I premi verranno assegnati alle scuole dei docenti vincitori per la realizzazione delle attività e dei progetti promossi e coordinati dai premiati.
L’obiettivo del Premio Nazionale Insegnanti è quello di valorizzare il ruolo del docente, individuando le esperienze di eccellenza. Vincerà chi sarà riuscito ad ispirare i propri studenti favorendone la crescita e avrà prodotto un cambiamento positivo nella comunità di appartenenza.