Aleppo riconquistata dai lealisti: appello Unicef a Mattarella


L’associazione si rivolge anche al neo premier Gentiloni e al Parlamento sulla crisi siriana

Aleppo è stata riconquistata dalle forze governative siriane

ROMA – Dopo mesi di combattimenti la battaglia di Aleppo è finita con la riconquista della città siriana da parte delle forze governative. Nella tarda serata di ieri la Russia, alleata del presidente siriano Assad, ha fatto sapere che i lealisti hanno preso il totale controllo anche della zona orientale di Aleppo, l’ultima ancora occupata dai ribelli anti Assad.

Damasco ha raggiunto anche un accordo sul cessate il fuoco con i miliziani sconfitti per permettere loro di lasciare la città assieme ai civili.

L’Unicef, che ieri aveva lanciato l’allarme per oltre cento bambini intrappolati in un edificio, oggi lancia un appello al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e al Parlamento.

«Sono ore sempre più difficili quelle che sta vivendo il popolo siriano stremato da quasi 6 anni di guerra e morte. Se davvero la battaglia di Aleppo è finita non possiamo non domandarci quanti sono i bambini ancora intrappolati in città. Quante le vittime innocenti, gli abusi, le violenze e le condizioni di migliaia di sfollati in fuga» afferma Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia.

«È finita una battaglia ma non la guerra e il mondo non può continuare ad assistere a questo scempio. Ci sono altre 15 città sotto assedio. I bambini sono mutilati, uccisi senza pietà, sono sotto choc per la perdita di genitori o parenti che spesso vengono giustiziati a freddo, torturati o costretti alla fuga» aggiunge.

«Ospedali, scuole, operatori umanitari sono tutti vittime di questa guerra e della più grande strage di bambini dal dopoguerra ad oggi, peggiore della Bosnia o del Ruanda» spiega Iacomini.

«Rivolgo un appello agli italiani affinché alla giusta ma momentanea indignazione che deriva dalle immagini e dalle notizie di queste ore che giungono da Aleppo uniscano gesti concreti. Facciano sentire in tutte le piazze il proprio grido di condanna e la propria indignazione di fronte ad un conflitto che il popolo siriano non ha voluto» prosegue.

«Mi rivolgo al nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, affinché ancora una volta si unisca a noi nel denunciare i crimini perpetrati in Siria ogni giorno ai danni di bambini innocenti. Mi rivolgo anche al Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, affinché assuma la guida di una forte richiesta di pace da parte del Governo italiano e a tutti i parlamentari affinché trovino unità almeno sulla necessità di alleviare le pene di 6 milioni di bambini colpiti dalla guerra siriana» prosegue.

È giunto il momento di chiedere la fine di questa mattanza, di questo genocidio che ha prodotto forse la morte di oltre 50 mila bambini. Perché, come disse Padre Dall’Oglio in uno dei suoi interventi, “La Siria grida al mondo: PACE!”» conclude.