Almeno dodici persone morte. L’autore dell’attacco è un giovane pakistano
ROMA – È salito a dodici il numero delle vittime dell’attentato compiuto ieri sera a Berlino da un uomo che con un camion si è schiantato contro i mercatini di Natale di Breitscheidplatz.
L’attacco, che ricorda quello avvenuto lo scorso luglio a Nizza, sarebbe di matrice terroristica e anche il ministero degli Interni tedesco definisce l’ipotesi «probabile».
Fonti di sicurezza tedesche hanno riferito che in base alle informazioni raccolte finora l’ipotesi più probabile è quella di un attentato dell’estremismo islamico.
Cosa si sa con certezza dell’attacco a Berlino
Le certezze, a poche ore dalla strage che ha insanguinato il Natale berlinese, si contano sulle dita di una mano.
Una riguarda il numero delle vittime dell’attacco, che sono almeno 12, e dei feriti che sono almeno 48 secondo quanto riferisce l’agenzia Dpa.
A portare a termine l’attacco con il camion sarebbe stato un giovane di nazionalità pakistana.
Subito dopo aver falciato la folla al mercatino di Natale si è dato alla fuga. È stato arrestato a poche centinaia di metri dal luogo dell’attentato, sempre nella zona Ovest di Berlino, grazie anche ad alcuni passanti.
Interrogato per tutta la notte avrebbe fornito diversi nominativi per confondere la polizia che alla fine è comunque riuscita ad identificarlo.
La tv locale tedesca Rbb afferma che l’autista del camion era entrato in Germania da Passau, una città al confine con l’Austria, poco meno di un anno fa. L’uomo, nato in Pakistan nel 1993, era già conosciuto dalla polizia per reati minori ed era arrivato in Germania come rifugiato.
Altra certezza riguarda il fatto che a bordo del tir è stato trovato il corpo di un cittadino polacco. La conferma è arrivata dalla stessa polizia di Berlino che in un tweet ha spiegato come il corpo senza vita è stato trovato sul sedile del passeggero.
L’ipotesi sulla quale gli investigatori sono al lavoro è che il mezzo pesante, di proprietà di una ditta polacca di Danzica, sia stato rubato dall’autore della strage.
Il titolare dell’azienda ha riferito di aver perso ogni contatto con il camion, che era guidato da suo cugino, attorno alle 16 di ieri pomeriggio.
Gli aspetti ancora da chiarire dell’attentato
Molti aspetti dell’attentato che ha scatenato il panico ieri a Berlino restano ancora da chiarire.
Innanzitutto non è stato chiarito come sia morto il cittadino polacco trovato a bordo del camion che si è schiantato sulla folla.
Restano grossi dubbi anche su cosa sia accaduto prima dell’arrivo a Berlino del tir.
La polizia tedesca ritiene che sia stato rubato in Polonia dall’autore dell’attacco che, dunque, per impossessarsi del mezzo potrebbe aver ucciso il cittadino polacco che era alla guida.
Il titolare dell’azienda di trasporti proprietaria del camion ha affermato però che il tir si trovava in Italia. Sarebbe partito in mattinata dal nostro Paese per fare rientro a Danzica e, secondo l’uomo, avrebbe dovuto fare tappa a Berlino prima di tornare in sede.