Nel pomeriggio nuovo tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico
ROMA – Sono ore cruciali per la sorte dei 2511 dipendenti Almaviva dei siti di Roma e Napoli che rischiano il posto di lavoro. La trattativa tra Ministero dello Sviluppo Economico, parti sociali e azienda proseguirà a oltranza anche oggi e l’obiettivo è trovare una soluzione in extremis.
Se non sarà raggiunto un accordo tra le parti domani potrebbero partite le lettere di licenziamento per i 2511 dipendenti. Gli esuberi erano stati annunciati da Almaviva che ha intenzione di chiudere i centri di Roma e Napoli.
Ieri era spuntata anche l’ipotesi di un lodo non negoziabile ma la proposta del Governo è caduta nel vuoto. Le organizzazioni sindacali l’hanno ritenuta irricevibile. Impossibile prendere una decisione senza prima consultare gli iscritti e che di fatto avrebbe “commissariato” i sindacati.
Dall’azienda è arrivato invece un sì condizionato al lodo non negoziabile. Condizionato perché, come si legge in una nota di Almaviva, «gli amministratori dell’Azienda – sulla base delle indicazioni vincolanti già ottenute dal consiglio di amministrazione sul tema della ristrutturazione in corso – valuteranno i contenuti di tale lodo tenendo conto dell’esigenza imprescindibile di garantire la continuità economica aziendale».
Risultato: il lodo non negoziabile sembra scomparso dai radar e oggi alle 14 riprenderà il confronto al Ministero.
La viceministro Teresa Bellanova stamani ha affermato che Mise e il Governo hanno provato a portare le parti a confrontarsi sul merito.
«Il lodo significa che il Governo avanza una proposta con possibilità di sintesi tra le parti. Siamo con un piede e mezzo nel baratro: queste persone aspettano una risposta e non chiacchiere» ha aggiunto Bellanova a Radio Rai.
La viceministro ha concluso augurandosi che la trattativa possa decollare. «Siamo in attesa di sapere se le parti hanno fatto qualche passo avanti» ha aggiunto.