L’intelligence tedesca ritiene che possa essere il responsabile della strage ai mercatini di Natale
ROMA – La polizia tedesca da ore sta dando la caccia a un tunisino ritenuto l’attentatore che ha compiuto la strage a Berlino lanciandosi con un tir a folle velocità sui mercatini di Natale.
Dopo il rilascio del 23enne pachistano, arrestato subito dopo l’attentato ma risultato estraneo alla vicenda, ora la caccia all’uomo si è indirizzata verso un 21enne nordafricano.
L’uomo, già noto all’intelligence tedesca come potenziale terrorista, aveva presentato richiesta di asilo che era però stata respinta. È stato proprio questo documento, trovato sotto al sedile del camion utilizzato per la strage, a condurre gli inquirenti al tunisino.
Secondo il giornale tedesco Allgemeine Zeitung il 21enne avrebbe almeno tre alias e questo renderebbe la caccia ancora più complicata.
La Sueddeutsche Zeitung afferma che l’uomo era transitato in Italia nel 2012 e poi nel luglio 2015 aveva raggiunto la Germania.
Intanto l’Isis, attraverso la propria agenzia Amaq, ha rivendicato la strage di Berlino sottolineando che a compierla sarebbe stato un soldato dello Stato Islamico.
Questi avrebbe agito in risposta agli attacchi subiti dal Califfato nero in Siria dove negli ultimi mesi sono cadute diverse roccaforti.
In queste ore si sta procedendo anche al riconoscimento delle vittime dell’attacco. Delle dodici accertate almeno sei sono di nazionalità tedesca.
Tra le restanti potrebbe esserci anche una 31enne italiana, come trapelato ieri. I tre feriti italiani, che facevano parte dei 48 ricoverati negli ospedali della capitale tedesca, sono invece stati dimessi.
Alle 12 vittime si aggiunge anche il camionista polacco ritrovato senza vita sul tir che si è schiantato contro i mercatini nel cuore di Berlino.
Come riportano i media tedeschi avrebbe lottato fino all’ultimo con l’attentatore per cercare di deviare il mezzo. Sul suo corpo sono stati trovati i segni di diverse coltellate e di un colpo di pistola, sparato probabilmente quando il camion aveva concluso la sua folle corsa.