Il Governatore toscano sfida Renzi: missione impossibile?
ROMA – Enrico Rossi da Pontedera ci prova davvero a espugnare la segreteria del Pd. L’obiettivo è pressoché irraggiungibile e il programma politico ai limiti del possibile.
Coniugare democrazie e socialismo è roba non nuova, in altre epoche finita nel revisionismo più bieco. Oggi appare, ed effettivamente lo è, rivoluzionaria.
Scalzare Renzi alla segreteria potrebbe essere possibile solo se il Congresso avvenisse all’indomani di una sconfitta elettorale dove il tanto sventolato quaranta per cento si riducesse ad un misero venti/venticinque.
E comunque all’indomani di un’altra sconfitta che rendesse improbabile il binomio inscindibile tra segretario e premier stabilito nello statuto del Pd.
Già, se non conquisti la Presidenza del Consiglio che fai? E il Partito funziona solo se sei al Governo?
Domande banali? Non proprio. Con queste regole probabilmente la più grande forza europea di opposizione, il Partito Comunista Italiano, non sarebbe mai esistito.
E a ben vedere è proprio quello che il Pd si appresta a fare. Chissà che la missione impossibile di Enrico Rossi non divenga possibile?