L’organizzazione, che ha promosso oggi l’ #AleppoDay, parla anche di vittime sui bus per sovraffollamento
ROMA – Almeno quattromila bambini sono ancora intrappolati nella zona Est di Aleppo, la città della Siria riconquistata pochi giorni fa dalle truppe governative.
A lanciare l’allarme è l’Unicef, che oggi ha promosso anche una giornata di sensibilizzazione sulla crisi della città siriana con l’hasthag #AleppoDay.
«Spesso quando si parla di Aleppo e della Siria siamo così assuefatti a ciò che accade che pensiamo sia un film. Ma non è così, è una orrenda realtà» esordisce Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia.
«Sono almeno tremila i bambini evacuati da Aleppo Est ma ce ne sono ancora quattromila intrappolati in quel che resta della città, di cui molti orfani e senza famiglie. Hanno bisogno di aiuto immediato o rischiano la morte» aggiunge.
Intanto mentre prosegue l’evacuazione dei civili nei quartieri orientali di Aleppo, per l’Unicef secondo notizie non confermate ci sarebbero bambini e civili morti sui bus utilizzati a causa del sovraffollamento di massa.
«Un fatto grave, orribile. Occorre vigilare perché certi fatti, se confermati, non si verifichino, sarebbe paradossale, disumano» prosegue Iacomini.
«Bisogna fare in fretta perché ad Aleppo Est sono finiti medicine, acqua e riscaldamento, case ed ospedali sono ridotti in macerie. È una corsa contro il tempo. I bambini di Aleppo hanno vissuto esperienze devastanti durante l’assedio. Ora sono esposti al trauma ulteriore della continua incertezza dell’evacuazione o meno dalla città ed hanno bisogno di assistenza medica immediata» sottolinea.
«Oggi in occasione dell’ #AleppoDay ci auguriamo che il mondo non si volti dall’altra parte e che dall’Italia parta un grande segnale di solidarietà per questi bambini che vivono un calvario senza precedenti, che non hanno voluto» conclude.
Stamani Unicef Italia è scesa in Piazza del Popolo per mandare un messaggio forte di sensibilizzazione.
In tanti hanno risposto presentandosi con una coperta indosso, un gesto simbolo di calore umano e di protezione.
«Bisogna rompere il muro dell’indifferenza che copre questa terribile guerra da quasi sei anni. Ringraziamo quanti hanno aderito all’ #AleppoDay. Rinnoviamo a tutti l’invito ad aderire e a stare, senza incertezze, dalla parte dei bambini di Aleppo e della Siria. Non possiamo dimenticarli».