Decisivo l’errore di Dybala: i rossoneri vincono 5-4. Al 120′ 1-1 con i gol di Chiellini e Bonaventura
ROMA – La Supercoppa italiana si tinge di rossonero con il Milan che vince 5-4 ai calci di rigore la Supercoppa italiana e rende più amaro il Natale della Juventus.
Il 29° trofeo dell’era Berlusconi, che a meno di clamorosi colpi di scena è al tramonto, porta la firma di Donnarumma e Bonaventura. Il portiere rossonero è decisivo nella lotteria dal dischetto su Dybala. Il centrocampista ha invece il merito di rimettere in carreggiata i rossoneri dopo il vantaggio della Juventus con Chiellini.
La serata qatariota a Doha, due anni dopo il ko con il Napoli e sempre in finale di Supercoppa, si trasforma in un incubo per i bianconeri.
Juventus che, a parte la prima mezzora e una fiammata dopo l’ingresso di Dybala, è sembrata lontana parente della schiacciasassi vista in campionato.
Le scelte di Allegri, con Dybala che per la quarta volta di fila ha visto parte del match dalla panchina, saranno motivo di discussione tra i tifosi bianconeri durante le Feste.
A parziale discolpa del tecnico livornese c’è l’infortunio di Alex Sandro a metà della prima frazione.
Il brasiliano fino a quel momento era stato una spina nel fianco della difesa rossonera. Evra ha invece lasciato a Suso quegli spazi che lo spagnolo non aveva trovato con l’altro dirimpettaio.
Non è un caso che il gol dell’1-1, al 37′, sia arrivato proprio da un cross dalla destra dell’ex Liverpool. Bonaventura, piuttosto evanescente fino a quel momento, è stato bravo ad ancitipare tutti di testa infilando Buffon.
In precedenza era stato dominio Juventus, con il gol di Chiellini che sembrava aver spianato la strada ai bianconeri.
Nella ripresa invece, per lunghi tratti e un po’ a sorpresa, è stato il Milan a fare la partita. Bacca, tornato titolare al posto di Lapadula, stavolta ha fatto disperare i tifosi rossoneri.
Il colombiano ha sprecato almeno tre buone occasioni, l’ultima delle quali a pochi minuti dal 90′ quando ha schiacciato troppo un colpo di testa a due passi da Buffon.
La sostituzione, nei supplementari, con l’attaccante ex Pescara è sembrata la decisione più logica anche se i rigori hanno detto altro. Lapadula ha sbagliato dal dischetto.
La rete decisiva l’ha realizzata invece Pasalic, altro subentrato e oggetto misterioso fino a qualche settimana fa.
Una bella soddisfazione per l’ad rossonero Galliani, anch’egli sul viale del tramonto con l’arrivo dei cinesi. Dei 29 trofei alzati nell’era Berlusconi, questa Supercoppa è tra i più significativi.