E se pensavate che la n’duja a Natale non aveva il posto d’onore vi sbagliavate di grosso, perché la n’duja in Calabria è la n’duja, incoronata cibo dell’anno
Voglia di cene, voglia di n’duja, voglia di serenità. Tra pranzi e cenoni di Natale e Capodanno e per finire all’Epifania i calabresi spenderanno circa 130milioni di €uro. Secondo la Coldiretti poi, il 90% dei calabresi consumerà il pranzo della vigilia e del Santo Natale in casa con parenti e amici.
La voce di maggiore spesa – riferisce Coldiretti – è quella alimentare che sarà destinata ad arricchire di pietanze le tavole delle festività. “In Calabria – commenta Pietro Molinaro – con l’agroalimentare si va a velocità doppia anche grazie ad un aumento dell’export delle nostre produzioni che nella nostra regione, secondo gli ultimi dati, cresce del +12,9%. Il caso della n’duja – continua – è emblematico e di buon auspicio: da Londra a New York: il 2016 è stato l’anno della ‘nduja, o meglio della scoperta di questa pietanza da parte degli chef stranieri”.
La nota agenzia di stampa Bloomberg, che l’ha incoronata cibo dell’anno, ha spiegato come l’insaccato piccante calabrese abbia conquistato il palato di americani e inglesi. Sta bene con tutto – dicono all’unisono gli chef – dai crostacei alla pizza, e si abbina bene alla pasta”. Si assiste e si conferma poi nella nostra regione ad una fortissima attrazione verso “il fai da te” casalingo con famiglie che preparano in casa dopo aver acquistato prodotti direttamente dagli agricoltori nei numerosi punti vendita, botteghe e mercati di Campagna Amica facendo quindi stravincere la riscoperta delle tradizioni del passato, con una scelta precisa del Made in Calabria e una netta contrarietà alla omogeneizzazione dei sapori.
Anche negli agriturismi calabresi – secondo i primi dati rilevati da Coldiretti – sono attesi numerosi vacanzieri. Un buon numero di calabresi – conclude Coldiretti – hanno dato spazio alla solidarietà sia acquistando prodotti tipici delle zone terremotate che fornendo prodotti ed impegno personale nelle mense dei poveri che in numero cospicuo apriranno le porte durante queste festività.