A Capodanno gli italiani scelgono borghi e città d’arte


Indagine Cna: boom delle micro-vacanze (+20%) e turisti in aumento

A Capodanno è boom è delle micro-vacanze: +20% per le escursioni di un giorno

ROMA – Piccoli borghi e città d’arte saranno le mete turistiche preferite dagli italiani per le festività di Capodanno. Tra partenze, escursioni e soggiorni l’aumento rispetto all’anno scorso è del 5,5 per cento.Nelle città d’arte e nei borghi delle regioni settentrionali si registra inoltre un picco del 7%.

Traino per questa ripresa del turismo di qualità è un eccellenza italiana: l’artigianato. A rilevare numeri più che positivi e tendenze impreviste del turismo di Capodanno è un’indagine condotta dal Centro studi della CNA tra le imprese associate.

Il turismo di Capodanno vedrà il trionfo del soggiorno di breve o medio periodo. Un significativo +15 si registra per i pernottamenti da una a tre notti. Più 13 per cento invece per i viaggi con quattro pernottamenti.

Stabili se non in leggera flessione, invece, i pernottamenti superiori alle quattro notti. Ma il vero boom è delle micro-vacanze: le escursioni di un giorno realizzano il +20 per cento.

Performance che si riscontrano principalmente in borghi e città d’arte, dove i soggiorni crescono in media del 5,5 per cento sia pure con spiccate differenze macro-regionali. Si va dal +7 per cento al Nord al +3 per cento del Centro fino al +1 per cento del Sud.

Dappertutto è il turismo culturale e archeologico a segnare la differenza. Una risposta positiva è attesa nelle località colpite dal terremoto nelle Marche, in Umbria e nelle zone limitrofe, grazie anche alle offerte studiate dagli operatori per superare le oggettive difficoltà del territorio.

A Capodanno nelle città d’arte turisti e visitatori cercano, e trovano ovviamente, monumenti, siti culturali, scorci panoramici senza eguali nel mondo. Una ricchezza comune alle migliaia di borghi disseminati da un capo all’altro del nostro Paese.

Una ricchezza senz’altro accresciuta dalle offerte di benessere e bellezza. I centri termali, le spa, i luoghi di relax costituiscono un valore aggiunto di tutto rispetto per la clientela di ogni età.

Ma il “must” che fa sempre la differenza sono le produzioni artigianali della tradizione. La spesa per specialità e prodotti tipici è prevista in aumento: +12 per cento rispetto al 2015, tra i 12 e i 17 euro pro capite.