I tifosi viola temono un ridimensionamento con la partenza dell’attaccante croato
ROMA – C’era una volta il mercato invernale che faceva, a suo modo, sognare i tifosi della Fiorentina.
C’è stato un tempo, era il 1997, in cui la famiglia Cecchi Gori, con un veloce blitz a Liverpool, portò in maglia viola Andrej Kancelskis grazie ad una faraonica offerta da quindici miliardi di lire.
L’ala ex Manchester United, anche a causa di gravi infortuni, non risultó però valere il prezzo del suo cartellino. Ma vi era in Riva all’Arno quella sensazione di voler investire e costruire qualcosa di importante attorno a stelle internazionali come Toldo, Batistuta e Rui Costa.
La storia si è ripetuta nella sessione invernale del 2005. L’allora Ds gigliato Fabrizio Lucchesi portó a Firenze il bulgaro Valeri Bojinov, che tanto bene stava facendo nel Lecce di Zeman. L’operazione si chiuse intorno ai sedici milioni di euro.
Anche per quest’ultimo trasferimento le aspettative furono più che parzialmente tradite dalle statistiche prodotte dal centravanti trasferitosi poi alla Juventus.
I Della Valle in quel periodo vivevano mesi di battaglie federali, ma nonostante Calciopoli e gli screzi con Adriano Galliani per la presidenza di Lega, stavano costruendo il team che poco tempo dopo sarebbe arrivato due volte in Champions League e in semifinale di Coppa Uefa.
Sembra un secolo fa, soprattutto pensando a quello che potrebbe riservare il mercato della Fiorentina nella finestra di gennaio 2017.
Su Kalinic in pressing Tianjin, West Ham e Aston Villa
Il nome caldo in casa viola è quello del bomber classe 1988 Nikola Kalinic. Un giocatore, il croato, voluto fortemente da Paulo Sousa e pagato pochi spiccioli. Ora però, grazie alle sue reti, ha una clausola rescissoria di cinquanta milioni di euro.
Si parla di una prima corposa offerta arrivata dal Tianjin, club cinese allenato da Fabio Cannavaro. Nelle ultime ore l’entourage del calciatore ha fatto sapere che anche West Ham (Premier League) e Aston Villa (Championship) sarebbero sulle tracce del numero nove.
Se Kalinic sarà ceduto a campionato in corso, la Serie A perderà uno dei protagonisti di questo torneo e la Fiorentina il suo attaccante più proficuo. Sarebbe una plusvalenza enorme per le casse del club diretto da Pantaleo Corvino. Allo stesso tempo per l’ex attaccante della Dnipro potrebbe essere il contratto della vita, almeno dal punto di vista finanziario.
Per i tifosi della Fiorentina, già parzialmente delusi dal mercato estivo, dai risultati deludenti di questo primo scorcio di stagione, dalle incomprensioni tra la dirigenza e l’allenatore e dal distacco della presidenza sarebbe un colpo pesante.
Un boccone amarissimo che significherebbe ridimensionamento societario in un momento in cui invece servirebbe l’entusiasmo della piazza per tornare a lottare in l’Europa. Sullo sfondo, inoltre, c’è anche il primo tassello da mettere per il nuovo stadio, vera grande chance per colmare, almeno in parte il gap con le big.
Torna Jovetic? Il nodo del rinnovo di Gonzalo Rodriguez
L’intreccio che riguarda Kalinic potrebbe essere il trampolino di lancio per Kouma Babacar, un ragazzo dall’enorme potenziale tecnico e atletico che ancora non è esploso definitivamente.
Rumors raccontano anche di un ritorno di Jovetic a titolo temporaneo o dell’arrivo di Gabbiadini per sostituire il croato. La realtà è che l’eventuale partenza del bomber viola sarebbe estremamente dannosa sia per i tifosi che per gli addetti ai lavori.
È un momento di caos calmo, e si attendono novità anche sul fronte rinnovo per capitan Gonzalo Rodriguez e sulla probabile cessione di Badelj al Milan di Montella.
L’ambiente aspetta anche con ansia di sapere se l’astro nascente e beniamino del pubblico locale Federico Bernardeschi vorrà diventare una bandiera di Firenze o se cederà alle sirene milanesi, sponda Inter.
Il tempo di brindare l’inizio del nuovo anno solare, l’attesa di valutare le carte ufficiali e poi il valzer avrà inizio. Sarà un ballo non per principianti e gli auguri sono graditi per il popolo fiorentino che attende di sapere se il 2017 sarà un anno di transizione o di rilancio.