I dieci consigli dell’Adoc per i consumatori
ROMA – Conto alla rovescia per l’inizio dei saldi invernali, che partiranno in contemporanea in tutta Italia il 5 Gennaio. La conclusione delle vendite scontate varia invece da regione a regione.
L’ultima a chiudere il calendario dei saldi invernali è la Campania, dove si potrà approfittare degli sconti fino al 2 Aprile.
Secondo le stime dell’Adoc ogni famiglia avrà a disposizione un budget medio di circa 250 euro da destinare ai saldi invernali. Il 25% degli italiani preferirà inoltre acquistare on line anziché nei negozi fisici. In entrambi i casi la fregatura può essere però dietro l’angolo.
Per questo l’associazione ha stilato un decalogo con i consigli utili per i consumatori che si preparano alla caccia all’affare.
Il decalogo per i saldi invernali
1. Conservare sempre lo scontrino. I capi in saldo si possono sostituire, se il prodotto acquistato è danneggiato o non conforme. In base al D.Lgs. n. 24/2002 il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso, anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Per quanto riguarda il difetto di conformità il consumatore può denunciarlo al venditore entro il termine di due mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto.
2. Fare attenzione ai fondi di magazzino. La merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione in corso e non fondi di magazzino di anni e stagioni precedenti. Meglio stare alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono improvvisamente riempiti. Meglio diffidare anche di quei negozi che, a fine stagione, hanno per ogni tipo di prodotto il completo assortimento di taglie e colori.
3. Girare e confrontare. È preferibile non fermarsi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontare i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. In questo modo si potranno trovare prezzi più bassi. Inoltre, prima di comprare un prodotto, è possibile controllare anche sullo smartphone che il prezzo non sia più alto di quello praticato sul sito ufficiale.
4. Lista degli acquisti. Bisogna avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio, in modo da essere meno influenzabili dal negoziante. In questo modo si riduce il rischio di tornare a casa colmi di capi, magari acquistati anche a buon prezzo, ma dei quali non si ha alcun bisogno.
5. Occhio ai super sconti. Se con i saldi invernali l’esercizio pratica sconti superiori al 50%, spesso nasconde merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi. Un commerciante non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto. È un fenomeno “a rischio” soprattutto i primi e gli ultimi giorni di saldi invernali. Meglio diffidare inoltre dei marchi molto simili a quelli noti. Potrebbero essere capi contraffatti.
6. Scegliere negozi di fiducia. È consigliabile acquistare presso negozi di fiducia o acquistare merce della quale si conosce già il prezzo o la qualità.
7. Attenzione alle vetrine. Quando si va in giro per saldi è bene ricordarsi che sulla merce è obbligatorio il cartellino che indica il vecchio prezzo, il nuovo e la percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto “in modo chiaro e ben leggibile” (Dlg n. 114/98). La merce in saldo deve essere inoltre separata in modo chiaro dalla “nuova”. Meglio diffidare delle vetrine coperte da manifesti che non consentono di vedere la merce.
8. Prova dei capi. Non c’è alcun obbligo da parte del negoziante di far provare gli abiti ma è una facoltà rimessa alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.
9. Metodi di pagamento. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito (o bancomat), il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi.
10. Saldi on line. Con la direttiva europea 83/2011, recepita dal decreto legislativo n.21 del 21 febbraio 2014, sono state introdotte molte novità per gli acquisti sul web. Si va dall’ampliamento della durata del diritto di ripensamento, fino a 14 giorni, ai tempi stretti per ottenere il rimborso. Per problemi legati a spedizioni, rimborsi e responsabilità,è disponibile la guida dell’Adoc.