Rottamazione cartelle Equitalia: “Adesione può essere rischiosa”


Il presidente CesConsumatori spiega come non cadere nella “trappola”

La rottamazione delle cartelle Equitalia può trasformarsi in una trappola

ROMA – Rocco Guerriero, presidente CesConsumatori, in base alle recenti disposizioni di abolizione delle cartelle Equitalia lancia un grido di allarme.

“Attenti alla trappola. Aderire alla rottamazione delle cartelle Equitalia senza un’attenta valutazione potrebbe essere un rischio“.

Il D.L. n. 193/2016 (collegato alla legge di Bilancio 2017) all’articolo 6 individua termini e modalità per addivenire alla c.d. “definizione agevolata” dei ruoli esattoriali.

In estrema sintesi viene data la possibilità di provvedere all’estinzione di un proprio debito con il Fisco, senza versare le sanzioni e gli interessi mora.

C’è tempo fino al 31 marzo 2017 per presentare l’istanza e ieri Equitalia ha informato che in meno di due mesi sono state già presentate oltre 100 mila domande.

Approfondiamo l’argomento con Rocco Guerriero, presidente nazionale della Cesconsumatori, associazione specializzata in materia di indebitamento.

Guerriero avverte subito: “Aderire senza un’attenta valutazione potrebbe essere un rischio. Dietro la rottamazione si nascondono mille insidie e nella maggior parte dei casi non è affatto conveniente“.

Rottamare. A chi conviene?

“Certamente a chi ha piccoli debiti o chi ha già perso in giudizio. In tutti gli altri casi consigliamo di fare un calcolo preventivo sulla somma che realmente si andrà a rottamare”.

Quali sono gli elementi negativi della rottamazione?

“E’ pur vero che si avrà un risparmio, non sempre consistente. Ma è altrettanto vero che il debito dovrà essere pagato in soli 14 mesi versando il 70% già entro Novembre 2017.

Inoltre chi ha giudizi pendenti dovrà rinunciare a tutte le azioni in corso. In ultimo confermo che verranno eliminate sanzioni e interessi. Ma nel contempo verranno conservati interessi di ritardata iscrizione a ruolo, l’aggio, le eventuali spese maturate a seguito di avvio di procedura esecutiva, le spese di notifica”.

Altri punti a sfavore?

“Se ho una rateizzazione in corso a 72 o a 120 mesi e verso la 1° rata della rottamazione senza riuscire a pagare le restanti rate, decadrò sia dalla rottamazione che dalla precedente rateizzazione.

Inoltre le scadenze sono perentorie. Ritardare anche solo di un giorno il pagamento di una delle 5 rate vorrà dire decadere immediatamente dalla rottamazione”.

In conclusione, qual è il suo consiglio?

“Il contribuente ha tempo fino al 31 marzo per inviare la domanda ed Equitalia avrà tempo fino al 31 maggio per comunicare la somma che andrà pagata.

Se il calcolo non sarà conveniente non ci si potrà più tirare indietro. Quindi consiglio di aderire solo se la somma abbattuta è davvero notevole. Per saperlo è fondamentale affidarsi ad esperti che faranno prima un calcolo di quanto che si andrà realmente ad abbattere”.

Come funziona il vostro servizio?

“In queste settimane ho notato il proliferare di associazioni e di nuove società che eseguono i calcoli richiedendo somme fuori mercato. CesConsumatori, da anni attenta alla tutela del contribuente, prosegue per la propria strada con il calcolo in forma totalmente gratuita per gli associati.

Chi non è associato potrà farlo pagando una quota annua di soli 10 euro. Oltre a questa pratica garantiranno tutela, assistenza e consulenze gratuite su qualsiasi problema per 365 giorni.

Inoltre non ci limitiamo solo al calcolo per la rottamazione ma prima analizziamo tutta la posizione debitoria con Equitalia, evidenziando eventuali cartelle invalide (es. prescritte) dove riteniamo non debba farsi domanda di rottamazione.

Successivamente solo sulle cartelle valide eseguiremo il calcolo e solo se l’associato riterrà la rottamazione conveniente presenteremo la relativa istanza”.