L’associazione lancia un appello alle Regioni per la piena attuazione dei LEA
ROMA – I nuovi casi di meningite registrati in Italia nei primi giorni del 2017 hanno riacceso i riflettori sulla patologia. La preoccupazione maggiore riguarda l’infezione da meningococco.
«Ma, a confronto, quella da pneumococco colpisce un numero più elevato di persone, soprattutto nella popolazione anziana» sottolinea HappyAgeing.
L’alleanza italiana per l’invecchiamento attivo lancia dunque un appello alle Regioni per la piena attuazione del Piano Vaccinale previsto nei nuovi LEA (Livelli essenziali di assistenza).
«I casi annui di meningite da meningococco, secondo gli ultimi dati dell’Istituto Superiore della Sanità, sono più o meno stabili e inferiori a quelli della meningite da pneumococco. L’incidenza di quest’ultima colpisce soprattutto gli over 64 e, unitamente alle altre forme di malattia invasiva da pneumococco, sono oltre mille i casi all’anno» afferma Michele Conversano, presidente HappyAgeing.
«La risposta c’è ed è nei nuovi Lea che prevedono la vaccinazione gratuita per gli anziani e per tutte le persone con malattie croniche. Lanciamo un appello alle Regioni perché attuino pienamente quanto previsto nelle disposizioni ministeriali» aggiunge.
Nel 2015 sono stati segnalati 1256 casi di malattia invasiva da pneumococco. Il numero assoluto di casi è quindi aumentato rispetto al 2013 (977 casi) e al 2014 (957 casi).
Osservando l’incidenza per gruppo di età, è maggiore negli anziani che superano i 64 anni.
A livello regionale, si è verificato un aumento consistente dei casi in Lombardia (da 355 nel 2014 a 534 nel 2015). Incrementi più modesti in Piemonte (166 nel 2014 e 201 nel 2015) e in Emilia Romagna (96 nel 2014 e 137 nel 2015).
Anche in Toscana, Lazio, Liguria e Sardegna, si è registrato un aumento. Persiste, comunque, un numero di casi segnalati relativamente basso in alcune grandi regioni (Campania, Puglia, Sicilia, Toscana).
La meningite pneumococcica è una malattia infettiva delle meningi ed è una forma, potenzialmente letale, causata da Streptococcus pneumoniae.
Può originare per diffusione dei batteri da focolai già presenti, quali otiti, mastoiditi e sinusiti. La trasmissione avviene solitamente per via respiratoria.
Si manifesta in maniera improvvisa con un quadro clinico caratterizzato da febbre e letargia.
Per quanto riguarda lo pneumococco, il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale, inserito nei LEA prevede la vaccinazione (una volta nella vita) per gli ultrasessantacinquenni, oltre alle categorie a rischio come i pazienti cronici. La comunità scientifica internazionale ha infatti riconosciuto l’età come il principale fattore di rischio.