L’associazione lancia la campagna “Trasparente come un diamante”
ROMA – Servono interventi decisi e mirati per fare chiarezza nel mercato dei diamanti, ancora troppo opaco.
È quanto afferma Federpreziosi-Confcommercio, che rappresenta tramite il sistema Confcommercio Imprese per l’Italia oltre 8.000 gioiellerie del territorio.
Nel mirino dell’associazione la definizione, errata, di “bene da investimento”, che viene spesso data del comparto.
«La necessità di fare assoluta chiarezza è diventata improrogabile. Informazioni e messaggi pubblicitari equivoci, diffusi da banche e altri attori abilitati alla vendita dei diamanti, rischiano di danneggiare seriamente il mercato ed inesperti acquirenti attratti dal canto delle sirene» spiega Giuseppe Aquilino, presidente di Federpreziosi-Confcommercio.
«Siamo in presenza, e ormai la percezione è ampiamente diffusa, di un mercato opaco, non vigilato, per il quale sono auspicabili norme come quelle per l’oro da investimento. Basti solo considerare che i prezzi indicati e riportati sui giornali economici come ufficiali nelle diverse comunicazioni commerciali sono in effetti prodotti dagli stessi intermediari» aggiunge.
«La trasparenza non deve essere solo riferita alla qualità della pietra ma deve valere per le commissioni praticate dalle banche e dalle diverse società per le modalità di determinazione del prezzo di acquisto e di vendita, per quelle di ricollocazione. Il silenzio degli organismi preposti al controllo incomincia a essere inquietante» prosegue.
«Abbiamo un’ampia documentazione che fa luce sulle incongruenze di un sistema che propone le gemme per eccellenza come investimento quando in realtà non lo sono. Partendo dalla mancanza di una quotazione ufficiale come per un metallo nobile come l’oro. Recentemente la CONSOB ha aperto un fascicolo nei confronti di Intesa San Paolo, Unicredit, Ubi Banca e Banca Popolare, nonché di Intermarket Diamond Business (IDB)» sottolinea Aquilino.
In attesa di un pronunciamento della CONSOB, per fornire informazioni e consulenza al mercato e al pubblico sul tema dei diamanti, Federpreziosi ha lanciato una massiccia campagna informativa, “Trasparente come un diamante”.
Come spiega il direttore di Federpreziosi, Steven Tranquilli, «tramite il supporto delle Associazioni territoriali della categoria, stiamo invitando tutte le gioiellerie ad aderire esponendo cartelli creati ad hoc a voler ribadire il ruolo e la competenza della figura professionale del gioielliere che si è formata, si è specializzata ed ha gli strumenti per essere costantemente aggiornata».
Una recente indagine condotta da Federpreziosi con Format Research, su un campione di investitori (584) ha messo in evidenza che l’85% degli intervistati per acquistare diamanti si rivolgerebbe a una gioielleria.
«Il consiglio professionale e la competenza del gioielliere in tema di certificazioni e di garanzia sulle gemme concorrono in maniera rilevante a trasmettere un’immagine di affidabilità a tutto campo. Il 79,3% degli intervistati afferma che sceglierebbe il gioielliere come consulente per aggiornarsi e informarsi per l’acquisto di diamanti, solo il 20,7% sceglierebbe fonti alternative come gemmologi, banche, web» conclude.