Testo Unico sul vino entra in vigore: burocrazia dimezzata


Coldiretti: taglio del 50% alla mole di lavoro per districarsi nella giungla normativa

Entra in vigore oggi il Testo Unico sul vino approvato lo scorso 28 Novembre

ROMA – Entra in vigore oggi il Testo Unico sul vino che consentirà un dimezzamento del tempo dedicato alla burocrazia da parte delle aziende.

Il Testo Unico, come sottolinea la Coldiretti, taglia del 50% le attuali 100 giornate di lavoro che oggi ogni impresa vitivinicola è costretta ad effettuare per soddisfare le 4mila pagine di normativa che regolamentano il settore.

L’associazione sottolinea inoltre l’importanza per la produzione “Made in Italy” dell’entrata in vigore della “Disciplina organica della coltivazione della vite e della produzione e del commercio del vino”.

Il settore conquista nel 2016 la leadership mondiale nella produzione con circa 50 milioni di ettolitri e aumenta del 3% il valore dell’export. Quest’ultimo raggiunge il massimo storico di sempre a 5,6 miliardi.

«Il Testo Unico porta finalmente alla semplificazione delle comunicazioni e adempimenti a carico dei produttori. Migliora la revisione del sistema di certificazione e controllo dei vini a denominazione di origine ed indicazione geografica con un contenimento dei costi» sottolinea la Coldiretti.

Tra le novità figurano anche la revisione del sistema sanzionatorio, l’introduzione di sistemi di tracciabilità anche per i vini a IGT e norme per garantire trasparenza sulle importazioni dall’estero.

Adesso la palla passa al Ministero delle Politiche agricole. Sono necessari decreti applicativi per rendere completamente operative le semplificazioni stabilite nel Testo Unico.

«In tal senso auspichiamo che nella revisione dei decreti applicativi si dia assoluta priorità all’adeguamento delle disposizioni sui controlli e la certificazione dei vini a Denominazione di origine e Indicazione geografica. Oltre alle norme per la gestione del potenziale produttivo al fine di mettere a regime lo sportello unico degli adempimenti e evitare la duplicazione inutile delle attività di controllo» afferma la Coldiretti.

Si stima infatti che la produzione “Made in Italy” 2016 sia rappresentata per oltre il 40% dai 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc) e ai 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg). Il 30% riguarda i 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30% ai vini da tavola.

Parla di un risultato di semplificazione «frutto di una lunga mobilitazione per liberare le energie del settore più dinamico del Made in Italy agroalimentare che ne rappresenta peraltro la principale voce dell’esportazione» il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo.

«Con il Testo Unico si sostiene la competitività di un settore che in Italia genera quasi 10 miliardi di fatturato solo dalla vendita del vino e che dà opportunità di lavoro nella filiera a 1,3 milioni di persone» conclude.