Azione promossa dal Codacons al Tribunale di Napoli per ottenere risarcimento
Il caso dei fondi immobiliari di Poste Italiane, crollati negli ultimi anni, approda in un’aula di tribunale. I quattro fondi in questione sono stati collocati sul mercato dal gruppo tra il 2002 e il 2005. Invest Real Security, Obelisco, Europa Immobiliare 1 e Alpha hanno accusato però perdite tra il 50% e l’80%.
Immediata la rezione del Codacons, che nei giorni scorsi ha intentato la prima causa contro Poste Italiane per ottenere il rimborso dei soldi investiti da una risparmiatrice.
L’azione è stata promossa dall’associazione dei consumatori, che difende la donna nella richiesta risarcitoria depositata al Tribunale civile di Napoli.
«Il 20 Ottobre 2004, su proposta del funzionario di Poste Italiane della filiale di Secondigliano, la Sig.ra A. B. acquistava due quote del fondo immobiliare Europa Immobiliare 1, per un ammontare complessivo di 5.000 euro» spiega il Codacons.
«Successivamente, in data 20.09.2005, la risparmiatrice, sempre su sollecitazione del funzionario di Poste Italiane, acquistava 12 quote del fondo Obelisco per un valore di 30.000 euro. Tali investimenti sarebbero stati presentati dall’addetto di Poste Italiane come particolarmente sicuri e a capitale garantito» aggiunge il Codacons.
«Il funzionario non avrebbe fornito alla Sig.ra A. B. un’adeguata informativa sulla natura e sulla rischiosità degli investimenti nei menzionati fondi immobiliari» scrive il Codacons nell’atto di citazione redatto dall’avvocato Giuseppe Ursini.
«Gli investimenti, infatti, non sarebbero adeguati al profilo investitorio del risparmiatore e Poste Italiane non avrebbe fornito notizie chiare ed esaustive circa l’andamento dei fondi immobiliari» si legge ancora nell’atto.
Il Codacons ha dunque presentato causa al Tribunale chiedendo ai giudici di:
– Accertare e dichiarare che Poste Italiane non si è comportata in conformità di quanto prescritto dal combinato disposto di cui agli artt. 21 Lett. A e B del Dlgs 58/98 e 28 Reg. Consob 11522/98 che impongono all’istituto di credito di prestare i servizi di investimento con diligenza e di operare in modo che i clienti siano adeguatamente informati.
– Accertare e dichiarare l’inadempimento precontrattuale e/o contrattuale della convenuta e per l’effetto revocare e/o risolvere i contratti relativi agli investimenti in fondo comune di investimento immobiliare chiuso dichiarandoli privi di ogni giuridica efficacia per violazione degli artt. 21 TUF, 28 e 29 reg. Consob e per violazione degli artt. 1337 e 1440 c.c.
– Accertare e dichiarare l’inosservanza degli obblighi di correttezza e diligenza posti a carico della convenuta, la malafede in contraendo nonché la totale responsabilità delle Poste Italiane nella cattiva gestione del rapporto creditizio- finanziario di cui è causa anche per difetto di specifica e dettagliata informazione in ordine alla tipologia dell’investimento imposto ed al conflitto di interesse” con conseguente richiesta di risarcimento danni pari alla somma investita dalla Sig.ra A. B. della somma investita per complessivi 35.000 euro oltre interessi e rivalutazione monetaria.