L’ex presidente del Consiglio si rifà vivo in un’intervista e sembra che la lezione del referendum sia servita
Dunque Matteo Renzi c’è ancora. Lo testimonia l’intervista rilasciata ieri al quotidiano “La Repubblica”.
Quello che ne esce è un Renzi nuovo, a ben vedere. L’ex premier intanto ha metabolizzato la sconfitta referendaria dello scorso 4 Dicembre.
Ora è pronto a fare il segretario del Partito democratico. Uno sconfitto sì, ma non rancoroso e ombroso. Non vinto. L’ex premier ha capito la lezione e ora è pronto a progettare il futuro.
Quello di oggi, dopo l’esperienza di Governo conclusa con il passaggio di consegne a Gentiloni, è un Renzi più maturo. O almeno così pare.
Nelle prossime settimane vedremo, di quello che ha detto, quanto sarà sostanza e quanto semplicemente forma.
Intanto, però, l’ex presidente del Consiglio non chiede più elezioni anticipate. Ha capito che chi interrompe la legislatura paga pegno…
Certo non basta parlare, affermare, per convincere e spostare coscienze e voti. Renzi dovrà faticare per riconquistare fiducia nell’elettorato. E, soprattutto, dovrà circondarsi delle persone giuste per le sfide che lo attendono.
Dovrebbe, da buon fiorentino, rileggersi con più attenzione “Il Principe” di Niccolò Machiavelli.