Liguria, emergenza incendi: evacuate case a Pegli


Situazione critica nel Genovese: da inizio anno già in fumo 50 ettari di bosco. Riaperto tratto della A12

Liguria alle prese con l’emergenza incendi

ROMA – Prosegue l’emergenza incendi in Liguria e oltre a quello sul monte Fasce, sopra Nervi, si è sviluppato un rogo nella zona a monte di Pegli.

Come riferisce la Regione, sono state anche evacuate alcune case in via della Pineta, sempre a Pegli. Per domare le fiamme sono arrivati anche due canadair partiti da Roma.

I Vigili del fuoco sono stati impegnati tutta la notte per un vasto incendio che, partito dal Monte Moro, è sceso verso Nervi, Sant’Ilario e Pegli avvicinandosi pericolosamente alle case.

Il vasto incendio ha interessato anche il tratto autostradale della A12, chiuso per alcune ore in direzione Nord tra Rapallo e Nervi. In fumo anche due ettari di macchia mediterranea.

A scopo precauzionale, una decina di famiglie delle zone più a rischio, sono state fatte, temporaneamente, evacuare dalle proprie abitazioni.

Come si legge in un post pubblicato sul profilo Facebook della Regione, è stato dichiarato lo “Stato di grave pericolosità per tutta la Liguria a causa degli incendi che stanno divampando ovunque e che hanno portato alla chiusura, nelle ultime ore, della A12 nel tratto Recco Nervi in direzione Genova”.

“La decisione è stata assunta a seguito delle condizioni di particolare secchezza del terreno e della vegetazionei. La Regione Liguria comunicherà la cessazione dello stato di grave pericolosità non appena le condizioni meteo lo consentiranno” si legge ancora.

Dai primi giorni di gennaio infatti sono già andati in fumo 50 ettari di bosco, di cui 20 ettari sul Monte Moro e Monte Fasce e dieci ettari ad Andora.

Perché la Liguria è alle prese con l’emergenza incendi

Come sottolinea la Coldiretti in una nota nel mese di Gennaio è caduta l’85% di acqua in meno nella provincia di Genova. Ciò ha provocato un ambiente siccitoso che favorisce la rapida propagazione degli incendi.

A rendere più difficile l’azione di spegnimento dei roghi c’è anche il forte vento che flagella gran parte del territorio in queste ultime ore.

In base all’analisi della Coldiretti, elaborata sulla base dei dati Ucea relativi alla prima decade di Gennaio, la situazione più difficile è quella nella provincia capoluogo della Liguria. Qui nell’ultima decade di Dicembre non ha praticamente mai piovuto o nevicato (-95%).

«Le fiamme minacciano anche le produzioni locali e sono in pericolo coltivazioni e serre con ortaggi ed il pregiato basilico ligure» sottolinea la Coldiretti.

«Il clima anomalo che ha spezzato l’Italia in due, ha seccato la vegetazione rendendola più vulnerabile al fuoco. Una prova evidente dei drammatici effetti dei cambiamenti climatici che si manifestano anche con le anomalie degli ultimi giorni in Italia» conclude l’associazione.