L’associazione dei consumatori: «Aiuto di stato illecito alle aziende produttrici»
ROMA – I vaccini tornano a far discutere dopo il via libera della Conferenza delle Regioni al Piano nazionale 2017-2019. Il Codacons ha annunciato infatti che impugnerà il provvedimento di fronte al Tar. L’associazione dei consumatori farà anche ricorso alla Commissione Europea.
«In assenza dei singoli vaccini obbligatori, che come noto non esistono in commercio nel nostro Paese, appare come un atto illecito la disposizione di sanzioni e provvedimenti disciplinari nei confronti di quei medici che si sentono di non consigliare la somministrazione simultanea di più vaccini. Alcuni dei quali, peraltro, non obbligatori per legge» spiega il Codacons.
«La parte del piano vaccinale che apre la strada ad una legge nazionale che imponga la vaccinazione come requisito per la frequentazione di scuole e asili, poi, è una violenza nei confronti delle famiglie. I genitori non possono somministrare ai figli solo i 4 vaccini obbligatori, perché in commercio esiste solo l’esavalente» aggiunge il Codacons.
«Un provvedimento questo ritenuto illegittimo dallo stesso Tar del Friuli. Ha affermato testualmente nella recente sentenza che “non si può costringere nessun genitore a sottoporre il figlio alla vaccinazione non obbligatoria per legge, quindi è indiscutibile il suo diritto ad accettare solo quelle obbligatorie e non le altre“» prosegue l’associazione.
«Non solo – prosegue il Codacons -. Non essendo disponibili sul mercato italiano i vaccini in forma singola, l’imposizione dell’esavalente potrebbe configurare un illecito aiuto di Stato alle aziende farmaceutiche produttrici del vaccino. Perché il Governo ne paga anche due facoltativi non imposti da alcuna norma (pertosse ed infezioni da Haemophilus influenzale di tipo b)».
Su questo fronte l’associazione ha deciso di investire della questione la Commissione Ue con un apposito esposto.
«L’unica possibilità per Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità è introdurre in Italia i vaccini in forma singola o il tetravalente» afferma il presidente Carlo Rienzi.
«In caso contrario sarà inevitabile da parte del Tar l’annullamento del Piano Nazionale Vaccini, perché vìola palesemente le norme nazionali» conclude.