Soccorritori al lavoro da ore a Farindola: finora solo due sopravvissuti
ROMA – Da ciò che resta dell’Hotel Rigopiano, travolto da una valanga di neve, alberi e rocce, i soccorritori hanno estratto finora tre corpi senza vita.
La ricerca dei dispersi, almeno altri venti, prosegue tra mille difficoltà, legate al maltempo che ha colpito in questi giorni la zona del Gran Sasso dove è avvenuta la tragedia.
Come si legge sul profilo Twitter del Soccorso Alpino, i cui uomini sono stati i primi ad arrivare all’Hotel Rigopiano, “all’interno scenario catastrofico, non si odono voci”.
A dare man forte agli uomini del Soccorso Alpino, che con le strade bloccate da metri di neve all’alba hanno raggiunto con gli sci ai piedi la struttura, è arrivata anche la colonna di soccorritori che per ore è rimasta ferma.
Da stamani sono tre i corpi estratti dalle macerie dell’albergo, travolto da una slavina causata molto probabilmente dalle forti scosse di terremoto di ieri. All’interno dell’hotel Rigopiano, sommerso quasi completamente da neve e detriti, sarebbe stata individuata anche un’altra persona.
E mentre la Procura di Pescara ha aperto un’indagine per omicidio colposo, sul posto sono all’opera anche unità cinofile dei Vigili del Fuoco. Al momento, però, i cani non riescono a fiutare nulla.
“Lo scenario di intervento è particolarmente delicato, la neve si mischia alle macerie e ai detriti trasportati dalla valanga” si legge sul profilo Facebook del Soccorso Alpino.
#HotelRicopiano #USAR #cinofili #vigilidefuoco arrivati anche via terra al momento nessun segnale da dispersi!
— Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco) January 19, 2017
Finora sono due i superstiti della tragedia, avvenuta a Farindola, in provincia di Pescara. Uno è in buone condizioni mentre l’altro è stato portato in ospedale perché gravemente ipotermico.
Uno dei sopravvissuti ha dichiarato che nell’albergo sarebbero ancora intrappolati la moglie e i due figli. Tra le persone che mancano all’appello, tra ospiti e personale della struttura, ci sono anche dei bambini.