Le novità dopo il via libera del Consiglio dei ministri. La settima scheda
ROMA – La scuola italiana si avvicina a grandi passi verso il cambiamento. È quello portato dai decreti attuativi della legge Buona Scuola del luglio 2015, che abbracciano diversi ambiti.
Dal sostegno alla promozione della cultura umanistica, sono tante le novità. Una di queste riguarda anche le scuole italiane all’estero, che saranno potenziate.
Sempre sul piano normativo, per la revisione del Testo unico sulla scuola si opererà con un disegno di legge delega specifico e successivo. Sui provvedimenti è atteso ora il parere delle Commissioni parlamentari competenti e la Conferenza Unificata.
I decreti attuativi hanno ricevuto invece la settimana scorsa il via libera del Consiglio dei ministri. Come ha sottolineato la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, si tratta di «un primo passo. I testi finali saranno frutto della massima condivisione possibile».
«I decreti attuativi delle deleghe rappresentano la parte più innovativa e qualificante della legge 107. Rivelano e concretizzano la vera portata di riforma della Buona Scuola» ha concluso.
Di seguito ecco di cosa si occupano gli otto decreti attuativi della Buona Scuola (cliccando sul link si accede al testo del rispettivo decreto).
I decreti riguardano:
–la promozione dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità.
–la revisione dei percorsi dell’istruzione professionale.
–l’istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a sei anni.
–la promozione e la diffusione della cultura umanistica.
-il riordino della normativa in materia di scuole italiane all’estero.
Decreti attuativi: più valore alle scuole italiane all’estero
Formare i cittadini italiani anche all’estero e al tempo stesso diffondere e promuovere il patrimonio culturale tricolore oltre i confini nazionali.
Tutto ciò sulla falsariga di quanto avviene nelle scuole del Paese. È questo il cuore del decreto legislativo sulle scuole italiane all’estero.
L’obiettivo è quello di colmare le distanze, estendendo le innovazioni introdotte dalla Buona Scuola anche negli istituti scolastici che operano fuori dal Paese.
Sul piano pratico si tradurrà, ad esempio, nel potenziamento dell’organico con 50 nuovi insegnanti. Ma anche con nuove risorse professionali grazie alle quali si potrà lavorare di più su musica, arte o cinema. Senza dimenticare il sostegno alle alunne e agli alunni che ne hanno bisogno.
Le scuole italiane all’estero potranno inoltre partecipare ai bandi relativi al Piano nazionale scuola digitale.
Per quanto riguarda i docenti, Miur e Maeci definiranno criteri e modalità per la formazione del personale all’estero, così da riconoscere un profilo professionale specifico.
Il periodo di permanenza fuori dei docenti verrà ridotto dagli attuali 9 a 6 anni per evitare un periodo troppo lungo di distacco dal sistema nazionale.
Previste anche maggiori e nuove sinergie con istituzioni ed enti che promuovono e diffondono la nostra cultura nel mondo. Infine, sarà assicurata piena trasparenza delle scuole italiane all’estero all’interno del portale unico della scuola.
Le schede già pubblicate: dove trovarle
Le prime sei schede sono state pubblicate nei giorni scorsi. La prima riguarda le novità per la formazione iniziale e l’accesso all’insegnamento nella scuola secondaria di I e II grado.
La seconda è sull’inclusione scolastica. La terza riguarda la revisione degli istituti professionali. La quarta riguarda la nascita del Sistema integrato 0-6 anni e dei poli dell’infanzia.
La quinta è relativa alle novità che riguardano il diritto allo studio. La sesta è sulla promozione e diffusione della cultura umanistica.
Sono disponibili nella sezione “Scuola”.