Rigopiano, si scava ancora: trovati vivi tre cuccioli


Sono i cuccioli dei due pastori abruzzesi dell’hotel. I dispersi restano 23, sei le vittime accertate

I tre cuccioli estratti vivi dalle macerie (foto Facebook Hotel Rigopiano)

ROMA – A Rigopiano i soccorritori lottano ormai da giorni contro la fatica, le tonnellate di neve, i detriti, il maltempo. Le ricerche dei 23 dispersi dopo la slavina che ha travolto l’hotel vanno avanti senza sosta.

“Si continua a scavare, senza interruzione. Se c’è ancora una speranza, quella diventa la nostra forza e la nostra voglia di non fermarsi” si legge in un post pubblicato sulla pagina Facebook del Soccorso Alpino.

Il bilancio attuale della tragedia di Farindola è di 11 sopravvissuti, 6 morti e 23 dispersi. Il sesto corpo è stato individuato ieri e non è ancora stato identificato.

La speranza dei soccorritori è che qualcuno dei dispersi si possa trovare in una stanza sepolta dalla neve ma non crollata o in una sacca d’aria. Anche se, cinque giorni dopo, il rischio di ipotermia sale di ora in ora con le temperature che restano ancora rigide nella zona.

A riaccendere la fiammella della speranza arriva oggi il ritrovamento di tre cuccioli di pastore abruzzese. Si tratta dei tre cuccioli di Lupo e Nuvola, i due cani dei proprietari dell’hotel Rigopiano, travolto dalla valanga venuta giù dal canalone alle spalle della struttura.

Lupo e Nuvola erano scampati al disastro ed erano stati recuperati dai soccorritori poche ore dopo il loro arrivo a Rigopiano.

Rischio di nuove valanghe: un radar per la sicurezza dei soccorritori

Soccorritori al lavoro a Rigopiano (foto Soccorso Alpino)

La scorsa notte, sul versante sovrastante l’albergo, è stato installato un radar in grado di consentire l’allerta rapida in caso di valanghe. Il rischio, nell’area del Gran Sasso, rimane infatti molto elevato.

Al lavoro su questo fronte c’è un team formato da personale di Meteomont, il servizio nazionale di previsione neve e valanghe, Protezione Civile e Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze.

Le misure approntate serviranno a garantire la sicurezza dei soccorritori che lavorano incessantemente. Oltre al radar a Rigopiano ci sono anche operatori esperti per il monitoraggio visivo.

In base alle prime stime la valanga che si è abbattuta sulla struttura ricettiva al momento dell’impatto aveva raggiunto una massa di circa 120.000 tonnellate. Viaggiava ad una velocità compresa tra i 50 e i circa 100 Km/h.