Dalla rivalutazione dell’immobile all’investimento iniziale: cinque fattori da considerare
ROMA – È meglio comprare casa o prenderla in affitto? Un dilemma che riguarda migliaia di italiani, alle prese con investimenti o necessità di cambiare alloggio per studio o per lavoro.
In linea di massima è sempre stata alta la propensione all’acquisto di una casa. Nonostante la crisi economica degli ultimi anni, molti italiani ancora oggi considerano l’immobile un buon investimento.
L’acquisto della casa presuppone che si abbia un capitale iniziale a disposizione che copre almeno il 20% del valore dell’immobile e le spese legate all’acquisto. Se si sceglie l’affitto, invece, basta un capitale minimo sufficiente a coprire le spese relative al deposito cauzionale richiesto. Oltre alle spese legate alla stipula del contratto di locazione.
L’Ufficio Studi di Tecnocasa ha analizzato i cinque motivi che spingono gli italiani a fare l’una o l’altra scelta e i pro ad essa legati.
La scelta di acquistare casa
1) Bisogno di sicurezza e di stabilità. Questo soprattutto se si acquista la prima casa. In Italia appena si realizza l’indipendenza economica e si ha un capitale da parte (spesso con l’aiuto della famiglia di origine) si procede a fare il passo. In caso si decida di fare un investimento si ha un basso rischio e un rendimento annuo lordo intorno al 4,7%. Tra coloro che hanno comprato con le agenzie Tecnocasa e Tecnorete nel primo semestre del 2016 il 76,5% ha optato per la prima casa. Il 16,7% per l’investimento, il 6,8% ha scelto la casa vacanza.
2) Rivalutazione del capitale. Sia che lo si utilizzi per sé, sia che si decida di affittarlo l’immobile è sempre un buon investimento in termini di rivalutazione del capitale. Dal 1998 ad oggi il valore delle case ha registrato un incremento nominale medio del 35%. Percentuale che si può superare se si mira bene l’investimento (immobile in buono stato, zone centrali e servite, tipologie signorili).
3) Cogliere le occasioni presenti ora sul mercato. Dopo 7 anni di ribassi di prezzo, in questo momento, si possono trovare ancora degli immobili a prezzi accessibili. La maggiore propensione delle banche ad erogare mutui e i tassi convenienti sono altri buoni motivi per comprare casa.
4) Scegliere la casa che si desidera o trasformarla in quella che si desidera. Comprando l’immobile lo si può modellare sulle proprie esigenze e desideri. La possibilità di poter personalizzare è sicuramente un punto a favore dell’acquisto. L’aspetto viene considerato sempre più spesso anche grazie al ribasso dei prezzi degli immobili da ristrutturare. Incidono anche gli incentivi fiscali sulle ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche.
5) Lascito ai figli. Negli ultimi anni questo è uno dei motivi che ha preso più piede tra gli acquirenti. Vedono infatti nella casa di proprietà un’eredità per i figli. Oppure decidono di regalargliela, complice anche la disoccupazione che non permette ai figli di comprare un’abitazione.
La scelta di affittare casa
1) Non immobilizzare il capitale. A volte di importo cospicuo, così può essere destinato ad altri utilizzi o ad altre attività.
2) Garantirsi una maggiore mobilità. Si può cambiare più facilmente città, quartieri o case. Basta quindi attenersi ai termini di preavviso di recesso previsti dal contratto di locazione stipulato.
3) Essere certi delle spese mensili. In questo caso i canoni di locazione che si dovranno sostenere. Inoltre non ci si dovrà occupare di impreviste spese di manutenzione straordinaria, spesso gravose.
4) Abitare in case che non si potrebbero acquistare. Ciò perché non si ha il capitale iniziale o perché non si otterrebbe un mutuo sufficiente.
5) Non dovere pagare le spese legate all’acquisto dell’immobile. Tra queste rientrano le imposte sull’acquisto, eventuale provvigione all’agenzia immobiliare, spese di accensione mutuo, spese notarili.