Progetto congiunto per aiutare oltre seimila minori nei campi profughi
ROMA – Unicef e Unione europea alleate per portare aiuto a oltre seimila bambini rifugiati e migranti che si trovano in Grecia. Il progetto sarà finanziato attraverso lo strumento di sostegno di emergenza dell’Unione, che consente alla Commissione Europea di finanziare operazioni di emergenza nei Paesi Ue.
In un momento in cui la Grecia sta affrontando dure condizioni climatiche, il progetto aiuterà a tenere al sicuro e protetti i bambini rifugiati e migranti. Inoltre garantirà loro accesso a sistemi di protezione dei minori e istruzione.
In questo modo i bambini avranno la possibilità di ricominciare le proprie vite dopo essere fuggiti da guerra e privazioni, ristabilendo la loro capacità di recupero e routine.
«È la prima volta che Unicef e Commissione Europea lavorano insieme per fornire assistenza umanitaria ai bambini rifugiati all’interno dell’Ue.
Il progetto affronterà i maggiori problemi riscontrati nella risposta all’emergenza, così da assicurare protezione, sicurezza e senso di normalità ai bambini in transito e alle loro famiglie» spiega Panayotis Carvounis, Capo della Rappresentanza della Commissione ad Atene.
«Ci concentreremo in particolare su quei bambini che non sono accompagnati da un familiare adulto, visto che sono fra i soggetti più vulnerabili e che hanno bisogno di supporto immediato» aggiunge.
Si stima che siano almeno 21mila i bambini rifugiati e migranti in Grecia. Molti di loro soffrono di grave stress psicosociale causato dalle difficili esperienze vissute, dalle dure condizioni di vita nei luoghi in cui vivono i rifugiati e dalla persistente insicurezza.
A prescindere dall’età, sono in molti a non frequentare la scuola, in media da due anni.
«Questi bambini sono stati sradicati senza averne colpa, hanno perso le loro case, la possibilità di ottenere un’istruzione scolastica, e alcuni hanno perso la famiglia. Questa iniziativa di 8,5 milioni di euro potrà fare molto per riportare un senso di stabilità nelle loro vite incerte» sottolinea Laurent Chapuis, Coordinatore Unicef per la risposta alla crisi dei rifugiati e dei migranti in Grecia.
Un’enfasi particolare verrà posta sui servizi per i bambini non accompagnati. A 400 di loro sarà garantito un alloggio provvisorio mentre attendono l’esame della loro richiesta di asilo, riunificazione familiare o ricollocamento in Grecia o in altra parte in Europa.
Altri seimila bambini vulnerabili e donne che vivono all’aperto o in contesti urbani beneficeranno di supporto psicosociale, case management e saranno rinviati a servizi di protezione per l’infanzia specializzati.
L’istruzione è stata identificata come una delle priorità per i bambini rifugiati e migranti e per i loro genitori in Grecia.
Su richiesta delle autorità greche, l’Unicef si concentrerà inoltre sulla fornitura di istruzione non formale di qualità a circa 5.000 bambini rifugiati e migranti. Gli spazi di apprendimento temporanei saranno allestiti all’aperto, in contesti urbani e anche in centri sociali per tutti i gruppi di età, dai 3 ai 17 anni.