Coldiretti: senza precipitazioni inquinamento alle stelle e agricoltura in ginocchio
ROMA – A Milano è emergenza smog e oggi è scattato il primo blocco del nuovo anno. Per sette giorni consecutivi infatti è stato superato il limite di 50 microgrammi per metro cubo di PM10. Il provvedimento anti smog attua le misure previste dal “Protocollo regionale sulla qualità dell’aria”.
A provocare l’emergenza smog, non solo a Milano ma in diverse aree del Nord, è la prolungata siccità. Nel capoluogo lombardo è caduto il 94% di pioggia in meno rispetto alla media. A stimarlo è Coldiretti, che ha elaborato i dati provinciali Ucea in occasione del blocco anti smog dei veicoli più inquinanti.
L’assenza di precipitazioni è uno dei parametri importanti per l’allarme inquinamento a Milano. Qui sono caduti soltanto 1,4 millimetri di pioggia contro una media di 24,1. A dicembre 2016 erano caduti 15,6 millimetri contro i 60,2 millimetri di media (-74,1%).
Si tratta di una situazione che investe anche il resto della Lombardia ed in generale tutto il Nord. Le piogge si sono quasi azzerate anche in Piemonte, Val d’Aosta e Friuli Venezia Giulia.
«Siamo di fronte – precisa la Coldiretti – agli effetti dei cambiamenti climatici che si stanno manifestando con pesanti conseguenze sull’agricoltura italiana. Negli ultimi dieci anni ha subìto danni per 14 miliardi di euro».
Siccità e forti piogge a carattere alluvionale, ma anche gelate estreme e picchi di calore anomali si alternano lungo l’anno e lungo tutta la Penisola.
«Anomalie che si evidenziano con il freddo che nei giorni scorsi al CentroSud ha già causato danni per 400 milioni di euro» conclude la Coldiretti.