L’associazione dei consumatori pronta alla ”guerra legale”
ROMA – Sul fronte vaccini Governo e ministero della Salute proseguono spediti verso l’obbligatorietà per l’accesso ad asili nido e scuole materne.
Una misura che ha l’obiettivo di uniformare in tutta Italia l’offerta dei vaccini e che avrà bisogno, per essere introdotta, di una legge ad hoc.
Questo quanto emerso in un incontro al dicastero fra il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e gli assessori delle Regioni e delle Province autonome. Sul tavolo la verifica e le modalità di avvio del Piano nazionale della prevenzione vaccinale 2017-19.
Il Codacons però è pronto a dare battaglia e minaccia una “guerra legale” contro l’obbligo dei vaccini. La possibilità di una legge nazionale sulla obbligatorietà delle vaccinazioni per l’ingresso in asili e scuole materne è vista come fumo negli occhi dall’associazione dei consumatori.
«Ricorreremo in ogni sede contro una legge nazionale in tal senso, e ci rivolgeremo alla Corte europea dei diritti dell’uomo. Bloccheremo una iniziativa che è una violenza nei confronti delle famiglie» spiega il presidente del Codacons, Carlo Rienzi.
«Questo fino a che il Ministero della Salute e l’Aifa non rinunceranno all’esavalente (somministrato in Italia ai bambini senza alcuna possibilità di scelta per i genitori) in favore di vaccini singoli» prosegue.
«I vaccini singoli consentiranno da un lato di rispettare le norme in vigore che individuano come obbligatorie solo 4 vaccinazioni e non 6. Dall’altro faranno risparmiare il Servizio Sanitario Nazionale, che eviterebbe così uno spreco di 114 milioni di euro l’anno» aggiunge.
Per Rienzi imporre con legge nazionale la vaccinazione obbligatoria «senza mettere a disposizione dei cittadini i 4 vaccini riconosciuti come obbligatori, rappresenta un illecito».
«E potrebbe essere sanzionato dalla Corte europea dei diritti dell’uomo» avverte Rienzi.