Le autorità canadesi parlano di atto terroristico. Arrestati due sospetti
ROMA – Strage in una moschea di Quebec City, in Canada, dove sei persone sono morte e altre otto sono rimaste ferite in una sparatoria.
La responsabile della Sicurezza cittadina, Christine Coulombe ha affermato che le vittime sono di età compresa tra i 35 e i 70 anni. Alcuni dei feriti sono in gravi condizioni, ha aggiunto.
Altre 39 persone che in quel momento si trovavano all’interno della moschea sono riuscite invece a scappare e a mettersi in salvo.
La sparatoria è avvenuta poco dopo le 20 ora locale, poco dopo l’inizio della preghiera serale. Gli uomini si trovavano al piano terra, dove gli assalitori hannoi aperto il fuoco. Donne e bambini erano invece al piano superiore della moschea.
La polizia ha arrestato due persone sospette, delle quali non ha ancora diffuso l’identità. Ancora sconosciute, al momento, le cause dell’attacco. Come riportano diversi media canadesi, circa otto mesi fa, di fronte alla porta della moschea, era stata lasciata una testa di maiale.
Intanto il primo ministro del Quebec, Philippe Couillard, come riferisce la Cbc, ha parlato di atto terroristico.
«È un atto sanguinoso diretto contro una comunità specifica. Credo che chiunque, non solo in Quebec, lo descriverebbe come tale» ha affermato.
Il primo ministro canadese, Justin Trudeau, ha condannato l’attacco alla moschea e ha spiegato che «i Musulmani canadesi sono una parte importante della nostra nazione. Questo atto insensato non appartiene alla nostra comunità e al nostro Paese».