A un mese dalla scomparsa del celebre linguista l’iniziativa del ministero dell’Istruzione
ROMA – Per il linguista Tullio De Mauro, scomparso un mese fa, il 70% degli italiani sono analfabeti funzionali. Hanno cioè hanno gravi difficoltà nella comprensione di un testo. «Questo 70% non capisce quello che legge», sintetizzava il professor De Mauro.
Parole che sono tornate di attualità in questi giorni, dopo l’invio di una lettera alle istituzioni da parte di 600 accademici preoccupati per le gravi carenze con l’italiano degli studenti.
Ora però qualche miglioramento è atteso anche dall’omaggio che il Ministero dell’Istruzione ha voluto fare a De Mauro, a un mese dalla morte.
Su indicazione della titolare del dicastero, Valeria Fedeli, oggi è stata diramata alle scuole una circolare che invita gli insegnanti, con il sostegno degli Uffici Scolastici Regionali, a coinvolgere gli studenti in iniziative e momenti di approfondimento dedicati alle opere e al pensiero dell’ex Ministro dell’Istruzione e Professore emerito di Linguistica generale.
In classe dunque si studierà e si cercherà di far comprendere agli alunni l’eredità culturale e metodologica di De Mauro. Tutto ciò proprio all’interno della scuola, l’istituzione al servizio della quale l’ex Ministro si è sempre posto con semplicità e profonda competenza.
Un patrimonio di studi e di idee, quello del celebre linguista, da tradurre in attività didattiche «per accrescere le competenze linguistiche dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze, e favorire un effettivo esercizio dei diritti di cittadinanza».
La dottrina di De Mauro, come sottolinea il Miur, contribuirà anche a contrastare le disuguaglianze sociali, che la mancanza di padronanza linguistica aggrava. E aiuterà a combattere l’analfabetismo di ritorno di tanti adulti, assicurando ai giovani le basi per il plurilinguismo, nuova frontiera della cittadinanza europea.
«La scuola italiana deve molto a Tullio De Mauro e credo che il modo migliore per ricordarlo sia farlo conoscere il più possibile alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi, diffondere i suoi studi, le sue idee, le sue riflessioni e le sue tante proposte didattiche» spiega la Ministra Fedeli.
«È a loro, alle studentesse e agli studenti, che guardava il lavoro di De Mauro, teso a fare dell’educazione linguistica uno strumento decisivo per colmare le diseguaglianze. Il giorno della sua scomparsa ci siamo ripromessi al Ministero di lavorare per rendere ancora più viva la sua eredità a beneficio delle nuove generazioni, affinché la sua passione e il suo impegno non vengano mai dispersi» aggiunge.
Azioni concrete saranno messe in campo anche grazie ai 180 milioni del Pon per la Scuola per il rafforzamento delle competenze di base. Un bando che il Miur ha annunciato la settimana scorsa «consapevoli dell’urgenza di intervenire su questo fronte».
I progetti e le iniziative più significative in ricordo di De Mauro che emergeranno saranno valorizzati, diffusi e condivisi attraverso future iniziative ministeriali.
Nel frattempo, in collaborazione con Rai Radio3, il Ministero promuoverà il prossimo 31 marzo, giorno in cui Tullio De Mauro avrebbe compiuto 85 anni, una giornata radiofonica, interamente dedicata alla sua figura e al valore del suo insegnamento.
Infine, durante la finale delle Olimpiadi di italiano, che si svolgerà a Torino il 5, 6 e 7 aprile 2017, la figura del linguista verrà ricordata con una tavola rotonda sui suoi contributi più significativi e attuali al rinnovamento della cultura, della linguistica e della scuola italiana.