L’associazione accusa la ministra di aver chiesto e ottenuto l’alt alla proiezione al Parlamento europeo
ROMA – Il documentario Vaxxed sui vaccini, la cui proiezione era già stata bloccata lo scorso Ottobre al Senato, torna a far discutere. Il Codacons accusa infatti la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, di aver chiesto e ottenuto lo spostamento della proiezione fuori dal Parlamento europeo.
La titolare del dicastero, secondo l’associazione dei consumatori, avrebbe anche ottenuto lo spostamento della data di proiezione di Vaxxed. La visione del documentario, che indaga sul possibile legame tra vaccino MPR e autismo, era prevista infatti in concomitanza con l’iniziativa “Vaccine – Safety in question” in programma il 9 Febbraio.
«In tema di vaccini la Lorenzin agisce come Torquemada, restaurando in Italia l’Inquisizione e un intollerabile clima da caccia alle streghe» afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi.
«Ciò che è avvenuto oggi con il film Vaxxed è gravissimo, perché l’Italia ha imposto a tutta l’Europa una censura che non aveva motivo di esistere, considerata la libertà di espressione, di pensiero e di critica» aggiunge.
Per Rienzi «la pellicola poteva essere vista, discussa e bocciata, ma in nessun caso andava impedita la proiezione nell’ambito dell’iniziativa sui vaccini del 9 Febbraio».
«Per tale motivo e considerate le reiterate esternazioni del ministro della salute contro chiunque osi esternare tesi critiche sui vaccini, il Codacons sta valutando la possibilità di querelare Beatrice Lorenzin» conclude Rienzi.
L’associazione dei consumatori fa sapere che promuoverà in Europa la proiezione del film Vaxxed e di qualsiasi altro film critico sui vaccini, «pur non condividendo le tesi dei tali pellicole» spiega.
Il Codacons, in accordo con la società di distribuzione Wanted Cinema e con l’autore Andrew Wakefield, aveva proiettato Vaxxed lo scorso 18 Ottobre a Roma.