Coldiretti: aumento dell’1,4% grazie anche al boom del comparto alimentare
ROMA – A Dicembre 2016 la produzione industriale è aumentata dell’1,4% rispetto al mese precedente. Su base trimestrale, invece, l’aumento rispetto ai tre mesi precedenti è dell’1,3%.
È quanto afferma l’Istat, che registra anche variazioni congiunturali positive per la produzione industriale in tutti i raggruppamenti rispetto al trimestre precedente. Aumentano i beni intermedi( +2,0%), i beni di consumo (+1,5%), i beni strumentali (+1,2%) e, in misura più lieve, l’energia (+0,7%).
In termini tendenziali, come si legge ancora nella nota dell’istituto di statistica, gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano una marcata variazione positiva nel comparto dell’energia (+11,9%); aumenti significativi segnano anche i beni intermedi (+7,8%) e i beni strumentali (+7,3%) mentre un aumento più contenuto registrano i beni di consumo (+2,3%).
Per quanto riguarda i settori di attività economica, a dicembre 2016 i comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli della fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+14,9%), della fabbricazione dei mezzi di trasporto (+12,2%) e della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+11,9%).
Diminuzioni si registrano soltanto nei settori delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-4,1%) e della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-0,6%) .
Secondo Coldiretti a spingere la produzione industriale è l’alimentare che fa registrare un balzo record del 6% rispetto allo scorso anno grazie alle festività di Natale, con le spese a tavola che rappresentano la principale componente del budget delle famiglie.
L’agroalimentare con regali enogastronomici, pranzi e cenoni è stata quest’anno la voce più pesante del budget che le famiglie italiane hanno destinato alle feste di fine anno. La spesa complessiva per imbandire le tavole del Natale e del Capodanno è stata di 4,4 miliardi di euro, il 2% in più dello scorso anno, secondo l’analisi della Coldiretti.
Ed è stato record storico per il Made in Italy alimentare anche sulle tavole delle festività di tutto il mondo con l’export di vini, spumanti, grappa e liquori, panettoni, formaggi, salumi.
Ma anche con il caviale Made in Italy che solo per il periodo di Natale raggiunge i 3,2 miliardi di euro, in aumento del 3%, sulla base delle proiezioni Coldiretti per il Dicembre 2016 su dati commercio estero dell’Istat.
I risultati positivi ottenuti per la produzione industriale, secondo la Coldiretti, devono ora trasferirsi alle imprese agricole con una adeguata remunerazione dei prodotti che in molti casi si trovano tuttora al di sotto dei costi di produzione.