San Valentino è un affare per migliaia di imprese


Sono oltre 153mila le attività interessate in Italia: spesa media tra i 20 e i 30 euro

Dalle gioiellerie alle pasticcerie: San Valentino coinvolge 153mila imprese in Italia

ROMA – La Festa di San Valentino, al di là del significato che ha acquisito per gli innamorati, è anche business.

Tra ristorante, festa in discoteca, dolci, fiori e regali il giro d’affari è in crescita del 10% secondo un’indagine della Camera di commercio di Milano condotta tra pasticcerie, negozi di abbigliamento e gioiellerie.

Per lo shopping di San Valentino la spesa media è di circa 25 euro, con una maggiore attenzione al portafogli rispetto allo scorso anno.

Il prezzo medio per il regalo di San Valentino è tra i 10 e i 20 euro per chi decide di acquistare in pasticceria o in cioccolateria, tra i 20 e i 30 euro per chi acquista un capo di abbigliamento o un piccolo gioiello. Anche se non mancano i regali preziosi.

Lo shopping per i fidanzati o per il coniuge, vede protagonisti i giovani di età compresa tra i 20 e i 30 anni (41%) e le donne (44%). Shopping last minute a San Valentino per il 48% degli innamorati che acquisteranno prevalentemente il regalo questo week end o addirittura il giorno stesso (26%).

Ma la Festa degli innamorati, come detto, è anche un business.

Solo in Lombardia sono oltre 20 mila le imprese del San Valentino. Crescono del 2,4% in un anno, con punte del +5% a Milano e a Como. Si tratta per lo più di ristoranti (15.547), fioristi e negozi di preziosi (quasi 2 mila ciascuno) che danno lavoro a quasi 92 mila persone.

L’offerta più ampia per i fidanzati si trova a Milano, dove si concentra oltre un terzo degli esercizi (7.190 imprese, 35,6% lombardo). Il capoluogo lombardo è seguito da Brescia con 2.920 imprese (14,5% del totale regionale) e Bergamo con 2.069 imprese (10,2% del settore lombardo).

In Italia invece sono quasi 153 mila le imprese dei settori coinvolti nella festa, con +2% rispetto al 2016. Svetta Roma con 13.586 attività, seguita da Napoli con 7.966 e Milano con 7.190 che è però seconda per addetti (38 mila). Seguono Torino, Bari e Salerno.