Al Parlamento europeo giovedì voto finale sulla direttiva per la lotta al terrorismo
ROMA – Per fronteggiare la minaccia terroristica l’Europa si preparara a varare nuove norme. È pronto infatti il giro di vite contro lupi solitari e foreign fighters, che sarà votato giovedì dal Parlamento europeo.
Nei giorni scorsi l’arresto a Montpellier di quattro presunti terroristi pronti a compiere un attentato sul suolo francese ha riacceso il dibattito sulla sicurezza in Europa.
Il voto finale sulle norme anti terrorismo Ue introdurrà nuove regole per contrastare la crescente minaccia dei combattenti stranieri che viaggiano da e verso zone di conflitto a fini terroristici.
Stretta anche sui cosiddetti lupi solitari che pianificano attacchi individuali attraverso l’inasprimento delle pene per la preparazione di atti di terrorismo.
Le nuove norme, concordate in modo informale dai negoziatori del Parlamento e del Consiglio nel Novembre 2016, criminalizzeranno gli atti preparatori quali un viaggio all’estero per unirsi a un gruppo terroristico e rientrare nell’Ue.
Più severità sotto il profilo legislativo anche per il reclutamento a fini terroristici, l’addestramento o l’essere addestrati, l’istigazione pubblica al terrorismo o il suo sostegno, diretto o indiretto, attraverso l’esaltazione di tali atti oppure finanziandoli.
La legge prevede anche disposizioni in materia di protezione delle vittime del terrorismo, al fine di garantire che le vittime e le loro famiglie ricevano immediatamente aiuto in caso di attacco.
I negoziatori dell’Europarlamento hanno inoltre garantito che gli Stati membri saranno tenuti, per la prima volta, a scambiarsi informazioni sui procedimenti penali per prevenire attacchi futuri o per aiutare altre indagini o procedimenti in corso.
La nuova Direttiva per la lotta contro il terrorismo sostituirà la decisione quadro del Consiglio del 2002 (2002/475/GAI) per tenere il passo con i nuovi sviluppi e con le minacce emergenti.
Servirà anche a garantire che gli Stati membri rispettino gli obblighi internazionali e gli standard come la risoluzione 2178del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e il Protocollo aggiuntivo alla Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione del terrorismo.
Gli Stati membri avranno 18 mesi per assicurarsi che le nuove norme anti terrorismo siano applicate. Il Regno Unito e l’Irlanda non saranno vincolati ma potranno comunicare alla Commissione europea la loro intenzione di aderire. La Danimarca, invece, non sarà coperta dalla Direttiva.