Tutte le novità dopo il via libera del Consiglio dei Ministri
ROMA – Il Servizio Civile cambia volto e diventa Universale. Il Consiglio dei ministri ha infatti approvato in via definitiva il decreto legislativo che disciplina il Servizio Civile Universale.
Per il 2017 sono già state stanziate risorse per circa 260 milioni di euro che consentiranno di coinvolgere più di 47.000 giovani.
Allo Stato sono attribuite le funzioni di programmazione, organizzazione e attuazione. Si occuperà anche di accreditamento degli enti, attività di controllo, verifica e valutazione del Servizio Civile Universale.
Il piano sarà triennale, coinvolgerà regioni e province autonome e ogni anno terrà conto del contesto nazionale ed internazionale, delle risorse economiche disponibili derivanti dal bilancio dello Stato, delle risorse comunitarie e di quelle rese disponibili da soggetti pubblici o privati.
Le funzioni di controllo, verifica e valutazione sono effettuate mediante un controllo sulla gestione delle attività degli enti, una valutazione dei risultati dei programmi di intervento e verifiche ispettive sulle attività svolte dagli enti.
Servizio Civile Universale: più flessibile e aperto all’Europa
I giovani volontari possono essere impegnati in interventi in Italia e all’estero. Viene introdotto un modello flessibile di Servizio Civile con una durata da modulare in base alle esigenze di vita e di lavoro (otto-dodici mesi) dei volontari.
A chi svolge progetti in Italia è offerta la possibilità di effettuare il servizio, per un periodo fino a tre mesi, in uno dei Paesi dell’Unione europea.
Lo scopo è quello di rafforzare il senso di appartenenza all’Unione e di facilitare lo sviluppo di un sistema europeo di Servizio Civile, ovvero di usufruire di un tutoraggio finalizzato alla facilitazione dell’accesso al mercato del lavoro.
Il provvedimento amplia inoltre la partecipazione al sistema dei cittadini dell’Unione europea e degli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia.
Il decreto prevede anche interventi a favore dei giovani con minori opportunità e meccanismi di premialità a favore degli enti che realizzeranno interventi impiegandoli.
Importante anche il fatto che potranno essere definiti criteri per il riconoscimento e la valorizzazione delle competenze acquisite dai giovani durante il periodo di servizio.
In particolare, le Pubbliche Amministrazioni potranno prevedere nei bandi di concorso quale titolo preferenziale anche lo svolgimento del Servizio Civile Universale.
Saranno istituite, infine, la Consulta nazionale per il Servizio Civile Universale e la Rappresentanza degli operatori volontari, a livello nazionale e regionale.