Ira degli eurodeputati pentastellati dopo il via libera del Parlamento Europeo
ROMA – Oggi il Parlamento europeo ha dato il via libera definitivo al discusso CETA. Si tratta dell’accordo che l’obiettivo di incrementare gli scambi economici e commerciali tra Unione europea e Canada. Il CETA è stato approvato con 408 voti a favore, 254 contrari e 33 astensioni nonostante le forti proteste che hanno accompagnato l’iter già dal 2009.
Sulle barricate il Movimento 5 Stelle, per il quale il sì all’accordo è «il primo colpo di Stato silenzioso della storia. Tenuto al guinzaglio dalle multinazionali il Parlamento europeo ha appena approvato il CETA e ha condannato i cittadini europei, eroso la sovranità e pugnalato al cuore la democrazia».
Come ricordano i pentastellati in 150.000 hanno scritto alla Commissione europea contro le clausole ISDS. Oltre 2300 regioni e comuni si sono dichiarati liberi dal CETA e oltre 3 milioni 500 mila europei hanno firmato la petizione contro questo trattato. È la petizione all’Unione europea con più firmatari mai realizzata.
«Oggi i nostri colleghi hanno ignorato tutto questo. Aspettiamo di conoscere i nomi degli eurodeputati italiani favorevoli al CETA. Più che aver votato un trattato, hanno tradito una fiducia. I loro padroni saranno orgogliosi del loro lavoro, ma noi, francamente, ci vergogniamo per loro» concludono gli eurodeputati del Movimento 5 stelle.
Già prima della votazione dell’Europarlamento Tiziana Beghin, eurodeputata pentastellata e titolare nella commissione per il commercio internazionale, ha lanciato un appello.
«Il CETA non è un trattato di libero scambio. È una riforma istituzionale occulta, concepita in stanze segrete da tecnocrati non eletti e camuffata da trattato internazionale. Da tre anni il Movimento 5 Stelle prova a mettervi in guardia, ma non è servito a nulla» ha detto al commissario Cecilia Malmström durante il dibattito.
«Dopo il voto di oggi il CETA entrerà nella vita dei nostri cittadini. Gli europei se lo troveranno a tavola. Una colossale fregatura, visto che in Canada l’81% del mais e l’80% del grano sono OGM. Mentre la carne contiene ractopamina e altre sostanze attualmente vietate in Europa, ma che in futuro sarà facilissimo rendere legali grazie al CETA» ha aggiunto la Beghin.
«E se ufficialmente il CETA promette di non far entrare gli OGM, in realtà passeranno tutti dalla porta sul retro. Perché il trattato incorpora lo stesso grimaldello già usato con successo dalle corporation americane per attaccare il blocco europeo alla carne con gli ormoni» ha sottolineato l’eurodeputata del Movimento 5 Stelle.
Per la Beghin «l’accordo è un assegno in bianco. Crea un organismo tecnocratico e non eletto, che potrà interpretare a piacimento i protocolli del trattato. E non si tratta di poche pagine, ma del 75% delle 1.500 pagine che lo compongono, alcune delle quali sono state lasciate volutamente in bianco. Tutto questo senza nessun controllo democratico» ha concluso.