Unicef: dopo un mese ad Aleppo torna l’acqua


Ripristinato il servizio idrico per quasi due milioni di persone

Aleppo è stata riconquistata dalle forze governative siriane

ROMA – Ad Aleppo, la città siriana distrutta da mesi di guerra, quasi due milioni di persone sono rimaste senza acqua nell’ultimo mese. Ma come fa sapere l’Unicef la situazione sta lentamente tornando alla normalità.

Da metà Gennaio 1,8 milioni di abitanti di Aleppo (1,3 milioni nella città e 500.000 nelle zone rurali di Aleppo est) sono state tagliate fuori dai servizi pubblici di approvvigionamento idrico.

L’ultima interruzione nell’erogazione di acqua ad Aleppo è avvenuta il 14 Gennaio, quando la stazione per il pompaggio idrico di Al-Khafse nella parte orientale della città ha smesso di funzionare.

Ora però, grazie alle operazioni di ripristino del sistema municipale, l’acqua sta lentamente tornando in tutti i quartieri.

Come spiega l’Unicef i bambini sono stati i più colpiti dall’assenza di risorse idriche perché sono i più vulnerabili alle malattie legate all’acqua.

Spesso sono proprio i piccoli che hanno il compito di raccoglierla. Attualmente ad Aleppo, i bambini sono costretti a lunghe file presso i pozzi e i punti di distribuzione.

«Tutto questo ha conseguenze negative sulla loro salute, esponendoli a rischi e sottraendo loro tempo per giocare o andare a scuola» afferma l’Unicef.

Gli ordigni di guerra inesplosi inoltre continuano ad essere una minaccia per i bambini in interi quartieri, soprattutto nella parte orientale di Aleppo. Lo scorso Dicembre sei piccoli sono morti mentre giocavano con un ordigno inesploso e molti altri sono rimasti feriti.

In circa sei anni, tutte le parti coinvolte nel conflitto in Siria hanno utilizzato la fornitura di acqua come arma di guerra. Contaminando le fonti di acqua, danneggiando le infrastrutture e le stazioni di pompaggio o sottraendo carburante alle stazioni di pompaggio.

L’Unicef e i suoi partner, tra cui il Comitato Internazionale della Croce Rossa e la Mezza Luna Rossa Araba Siriana, continueranno a garantire acqua sicura ad un milione di persone al giorno. Almeno fino a quando i servizi pubblici per l’acqua ad Aleppo non saranno tornati a funzionare normalmente.

Intanto grazie al supporto dell’Unicef hanno riaperto 34 scuole nella parte orientale della città e circa 15.500 bambini hanno avuto accesso all’istruzione.