Lorica – Si è da poco svolta la riunione che marca l’avvio della fase operativa dell’innovativo programma “Adotta un Sentiero”.
L’iniziativa, lo ricordiamo, prevede la possibilità per associazioni escursionistiche, naturalistiche, ambientali e di protezione civile, nonché Pro-Loco, fondazioni, operatori economici, guide del Parco, istituti scolastici ed istituzioni ecclesiastiche, ma anche semplici cittadini di divenire ‘custodi’ di uno dei tantissimi sentieri del Parco, aiutando a mantenerlo percorribile e in ordine.
Il Parco della Sila è stato il secondo in Italia a mettere in atto un progetto del genere, partendo già tre anni fa. È stato il primo Parco a stipulare una convenzione con il C.A.I. regionale, istituendo una best practice che poi ha condotto anche Federparchi a concluderne una analoga con il C.A.I. nazionale.
L’iniziativa sin da subito ha incontrato un vasto successo, registrando un alto numero di adesioni tra gli stakeholders del territorio e non solo, e ora, come ha ricordato il Commissario Straordinario del Parco prof.ssa Sonia Ferrari, “31 custodi cureranno una parte dei 700 Km di sentieri del nostro Parco, fornendo anche una prova tangibile di quanto tengano ai loro territori le popolazioni locali e, al tempo stesso, come siano disposte a lavorare in prima persone per valorizzarne la fruizione e l’accessibilità per i visitatori”.
Oggi l’Ente Parco Nazionale della Sila ha provveduto a consegnare ai custodi i certificati ed i materiali necessari per la manutenzione dei sentieri stessi, nonché di tutta la segnaletica: pennelli, vernici, tronchesi taglia-rami con manici allungabili, martelli ecc., per un totale di circa ben 20 attrezzi, tutti della migliore qualità.
“Ringraziamo anche la Regione Calabria, il Presidente Oliverio e l’Assessore all’Ambiente Rizzo, che nell’ambito del POR stanno ponendo le aree protette quali un motore per lo sviluppo economico e sociale dell’intera regione;” – nelle parole del Direttore F.F. dott. Luzzi – “iniziative come questa sono un modo per le popolazioni locali di ‘riprendere possesso’ dei propri territori”.
Il Parco Nazionale della Sila dimostra così ancora una volta la sua capacità propositiva ed innovativa nell’affrontare le sfide poste dalla gestione di un territorio vastissimo, oltre 70.000 ettari innervati da una rete sentieristica estesa per oltre 700 Km, con il minimo dispendio di uomini e mezzi.