Il nostro Paese è protagonista nella competizione mondiale per i progetti di Intelligenza Artificiale
ROMA – Sei startup italiane sono state selezionate per partecipare all’IBM Watson AI Xprize, una delle più importanti competizioni mondiali. In palio 5 milioni di dollari per promuovere i progetti più innovativi nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale.
Le sei startup del nostro Paese rappresentano altrettante eccellenze del settore. Hanno permesso inoltre all’Italia di piazzarsi subito dietro al Regno Unito tra i Paesi europei con più candidature.
La selezione delle startup è stata curata dall’ingegnere Emilia Garito – CEO di Quantum Leap – nominata Ambassador del progetto dalla Fondazione Xprize.
Con un lavoro durato cinque mesi ha individuato le realtà imprenditoriali e accademiche italiane appartenenti al settore dell’Intelligenza Artificiale impegnate nello sviluppo di progetti finalizzati a migliorare la qualità della vita. Le startup selezionate saranno anche seguite nei 3 anni della competizione internazionale.
Di seguito, ecco le sei startup italiane candidate al premio.
1. AMIKO – Amiko sta trasformando la medicina respiratoria attraverso l’acquisizione e l’analisi di dati sul reale utilizzo dei farmaci. Respiro è una piattaforma di salute connessa che usa sensori, applicazioni mobile e strumenti di big data analytics per misurare l’efficacia del trattamento ed aiutare pazienti, dottori ed operatori sanitari a migliorare la qualità e gli outcome della cura. La piattaforma consentirà lo sviluppo di modelli di cura innovativi, più efficaci e maggiormente sostenibili. Mediante l’integrazione di un’enorme mole di dati terapeutici, comportamentali, clinici ed ambientali, renderà possibile lo sviluppo di cure personalizzate adatte a ogni singolo paziente, ottimizzando l’appropriatezza prescrittiva, la qualità del trattamento e le spese sanitarie associate.
2. A.S.I.M.O.V. – Progetto nato da un team siciliano che mira allo sviluppo del processo di elaborazione del linguaggio naturale. Una speciale applicazione è rivolta alle persone che presentano problemi di linguaggio e capacità espressiva.
3. BRAINCONTROL – è un framework basato su Intelligenza Artificiale per l’interazione uomo-macchina attraverso bio-feedback. Una delle prime applicazioni di BrainControl consente ai pazienti con SLA o paresi di natura traumatica o ischemica, di comunicare con il mondo esterno mediante il “pensiero”. Bastano un tablet e un caschetto EEG wireless.
4. ELSE Corp – a Virtual Retail company, è una startup innovativa B2B che sta sviluppando E.L.S.E. (Exclusive Luxury Shopping Experience). Si tratta di una piattaforma cloud SaaS per le vendite e la distribuzione in modo Virtuale e per la produzione on demand dal cloud. E.L.S.E. è un processo che permette alla clientela di vivere una nuova esperienza di acquisto in 3D e con Realtà Virtuale, Aumentata, anche grazie all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale per definire lo stile personale del cliente. A Gennaio 2017 ELSE Corp è stata nominata tra i partner più innovativi nel settore Retail dalla Microsoft Corp, in occasione dell’evento NRF a New York.
5. INNAAS – startup che aiuta le aziende enterprise a trasformare i propri servizi tramite l’Intelligenza Artificiale. INNAAS produce piattaforme AI-driven verticali per le seguenti industry: finanza, manufacturing, vendite e sport. INNAAS compete nel settore del Cognitive Computing, del Natural Language Processing e dell’Automated Decision Making. Le piattaforme sviluppate da INNAAS sono utilizzate da Banche, Telco, Media e Pubblica Amministrazione. Un esempio di prodotto sviluppato da INNAAS è SmartBots.io, la piattaforma che permette alle aziende e alle organizzazioni di interagire con i clienti in modo automatico tramite conversazioni in linguaggio naturale.
6. XSENSE – è un insieme di algoritmi di Intelligenza Artificiale creati per simulare il pensiero umano nell’apprendimento e nell’analisi del linguaggio naturale. XSENSE è in grado di inventare contenuti usando la deduzione logica a prescindere dalla lingua e di instaurare conversazioni “human like” senza configurazioni preliminari. XSENSE ha più volte superato le capacità umane nel mantenimento del contesto in conversazioni complesse, anche in più lingue contemporaneamente, su qualsiasi argomento, senza workflow predefiniti.