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Speciale mostre: Hugo Pratt e Corto Maltese, 50 anni di viaggio nel mito

Fino al  19 marzo 2017 a Bologna, un’importante antologica per ricordare la figura e l’opera del grande maestro del fumetto

Corto Maltese, Una ballata del mare salato. © 1989 Cong SA, Svizzera. Tutti i diritti riservati

Una mostra da non perdere quella dedicata a Hugo Pratt e Corto Maltese in corso ancora per alcune settimane, fino al 19 marzo 2017, a Palazzo Pepoli a Bologna.

Intitolata Hugo Pratt e Corto Maltese, 50 anni di viaggio nel mito, l ‘esposizione, oltre a essere un omaggio al grande artista e fumettista Pratt nel cinquantesimo anniversario della nascita di Corto Maltese, il più affascinante e riuscito dei personaggio da lui inventati, con le sue 400 opere in mostra è anche un’antologica di assoluto interesse, dove è possibile ammirare il lavoro del maestro del fumetto come fino a ora raramente è accaduto di poter fare. Sono presenti infatti disegni, acquerelli, chine, riviste e rarità e, come una sorta di mostra nella mostra, esposte tutte insieme a 50 anni dalla loro pubblicazione, le 164 tavole originali di Una ballata del mare salato, un classico della letteratura disegnata in cui appare per la prima volta Corto Maltese.

Riccardo Ghiribelli, Ho regalato la bandana a Corto Dozza, 1977, murales

Alter ego di Hugo Pratt questo personaggio è diventato nel tempo un vero e proprio mito letterario del Novecento, un antieroe, un moderno Ulisse in grado di farci viaggiare nei luoghi più affascinanti e di farci riscoprire alcuni dei principali episodi e protagonisti della storia del Novecento.

Quel Corto, nato a La Valletta, Malta, nel 1887, da un marinaio inglese e da una zingara andalusa, alto un metro e ottantatré, con occhi color del miele e un’anella all’orecchio sinistro, marinaio romantico e un gentiluomo di fortuna che ha fatto sognare generazioni di lettori.

E con Hugo Pratt e il suo “marinaio” hanno sognato, oltre alla gente comune, tantissimi artisti molti dei quali ne hanno celebrato il mito nelle loro opere. Basti pensare al pittore fiorentino Riccardo Ghiribelli, artista legato alla Pop Art che, nel 1977, in occasione dei 30 anni della nascita di Corto Maltese e a 10 anni dalla morte del Comandante Che Guevara, realizzava un grande murales dall’eloquente titolo “Ho regalato la bandana rossa al Corto” nella cittadina di Dozza, in provincia di Bologna.

E sempre lo stesso artista a un mese dalla morte di Hugo Pratt, avvenuta nel 1995, organizzava a Firenze una memorabile mostra per ricordare il maestro appena scomparso e, con lui, le sue opere e i suoi mitici personaggi, a partire da quel “Corto” che gli aveva ispirato anni prima il lavoro nella cittadina emiliana.

La mamma di Corto Maltese, portfolio Cordoba, © 1989 Cong SA, Svizzera. Tutti i diritti riservati

Hugo Pratt, conoscitore di uomini e popoli, giramondo, attore, chitarrista, ma soprattutto disegnatore di una letteratura dell’immaginario senza confini, è, infatti, colui che ci ha regalato alcune delle più belle pagine di intrecci tra finzione e storia del ‘900 in una visione da romantico avventuriero mai scontata.

Nato su una spiaggia di Rimini nel 1927, girovago e giramondo ma del tutto veneziano, ha saputo coniugare e restituire al lettore-sognatore l’importanza del mare, il gioco degli specchi, il tema dell’immaginario e della realtà, le atmosfere tipiche della letteratura picaresca, le donne pericolose, l’arte astratta e il realismo fotografico.

La mostra di Palazzo Pepoli

Nella mostra di palazzo Pepoli si trova non solo Corto Maltese ma anche Anna della Giungla (1959), Ernie Pike del 1961, La giustizia di Wathee del Sg.t Kirk del 1955, e ancora le incredibili tavole e acquerelli degli Scorpioni del Deserto che conducono il visitatore-viaggiatore nell’Etiopia del 1941-1942 dove a personaggi dell’immaginario si sovrappongono rimandi a personaggi storici.

Il percorso espositivo guida il visitatore nei numerosi rimandi letterari che animano le storie di Pratt: da Jack London e la letteratura d’avventura americana a Joseph Conrad, dalla poetica di W. Yeats e A. Rimbaud alla poesia di J.l. Borges, in un dialogo serrato con i segni lasciati dai maestri del fumetto americano come Milton Caniff e Héctor Oesterheld.

Tamara de Lempicka, Le donne di Corto Maltese. © 1989 Cong SA, Svizzera. Tutti i diritti riservati

“Lui diceva che non aveva inventato niente, che riproponeva quel che aveva letto, visto, sentito” ricorda la curatrice della mostra, Patrizia Zanotti, ultima compagna di vita di Pratt e direttore della Cong, la società che gestisce tutti i diritti sulle creazioni del grande fumettista italiano. A completare il percorso espositivo c’è anche il documentario “Hugo Pratt, trait pour trait” di Thierry Thomas con filmati rari e inediti.

La mostra Hugo Pratt e Corto Maltese, 50 anni di viaggio nel mito è realizzata da CMS. Cultura, Musei nella città con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna

Info mostra:
www.mostrapratt.it

Rasputin, La casa dorata di Samarcanda, © 1989 Cong SA, Svizzera. Tutti i diritti riservati
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