Infatti, in una intervista ha dichiarato: “Sono il maggior azionista del sindaco di Crotone, Ugo Pugliese, ma devo dire che le cose al Comune non vanno per il verso giusto”.
Per Paola Turtoro portavoce regionale di AI Calabria :“A meno di un anno dall’insediamento della nuova giunta nel Comune di Crotone si iniziano da tempo ad intravedere le prime crepe di questa amministrazione targata Pugliese portata ancora una volta all’attenzione dell’opinione pubblica con le dimissioni di Leo Pedace, ritenuto fino a poco tempo fa uomo di fiducia dello stesso sindaco, dal CDA dell’AKREA , è questo un fatto grave che mette a nudo una crisi della giovane Amministrazione che continua a rivelarsi incapace di governare la città di Crotone.
Di sicuro le aspettative della grande svolta promessa in campagna elettorale dall’attuale sindaco sono state immediatamente deluse proprio col mantenimento dell’attuale situazione di questa società partecipata, creata dalla Giunta Vallone per sopperire alle ipotetiche carenze della precedente, e, piuttosto che pensare a risanare e riorganizzare il servizio della nettezza urbana ha preferito la continuità di un disservizio già fallimentare e lacunoso riuscendo addirittura a peggiorare la situazione sia dei lavoratori che del servizio stesso.
Non sono a noi sconosciute le difficoltà di mezzi ed uomini della società in oggetto ma le dimissioni e, soprattutto, le motivazioni delle dimissioni di Pedace non sono che la conferma di un cambiamento che non avverrà mai.
La privatizzazione dei servizi pubblici ha portato, e continuerà a portare, solo un aggravio a carico dei cittadini e a delle prestazioni sempre più discutibili. Le società partecipate si sono rivelate da tempo dei carrozzoni inutili e dispendiosi delle risorse pubbliche atte solo a mantenere un peso elettorale che poco giova al bene comune.
Noi di Azione Identitaria chiediamo il ritorno alla gestione municipalizzata, che potrebbe garantire servizi e mezzi più efficienti risparmiando il costo di stipendi dirigenziali faraonici e favorendo gli utenti che, a loro volta, risparmierebbero sul costo del servizio, e che il Comune si doti di un nuovo Piano Industriale dei Rifiuti.