L’associazione dei consumatori: “Verificare se ci sono stati decessi anomali o casi di malasanità”
ROMA – Verificare se all’ospedale Loreto Mare, nei giorni in cui medici ed infermieri si sono assentati in modo ingiustificato dal posto di lavoro, si sono verificati decessi anomali o casi di malasanità in qualche modo riconducibili all’assenza di personale.
È la richiesta che il Codacons presenterà domani, con un esposto, alla Procura di Napoli dopo il caso delle decine di furbetti del cartellino scoperti nel nosocomio campano.
L’associazione dei consumatori chiede alla Procura, se tali casi verranno accertati “di procedere per i reati di concorso in lesioni gravi, in omicidio e per abbandono di incapace”.
“È ora di dire basta alla tolleranza verso i furbetti del cartellino che arrecano un danno enorme alla collettività e spesso, pur venendo scoperti, non subiscono alcuna conseguenza” spiega il Codacons.
“La Procura dovrà ora acquisire le cartelle cliniche presso il nosocomio e verificare cosa è successo ai pazienti nei giorni in cui medici e infermieri abbandonavano il Loreto Mare per svolgere faccende personali. Anche i colleghi dei dipendenti disonesti dovranno essere indagati per favoreggiamento e complicità con medici e infermieri, se hanno tollerato tali illeciti senza provvedere alle dovute denunce” aggiunge l’associazione.
Il Codacons, infine, domani lancerà un’azione collettiva risarcitoria contro i furbetti del cartellino, attraverso la quale gli utenti di ospedali ed enti pubblici presso i quali si sono verificati episodi di assenteismo potranno chiedere equo risarcimento danni nei confronti dei dipendenti infedeli.
Chi sono gli indagati
Lo scorso 24 Febbraio i Carabinieri del Nas, in esecuzione di un’ordinanza cautelare agli arresti domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura del capoluogo campano, hanno arresto 55 dipendenti del Presidio ospedaliero Loreto Mare. Altri 34 dipendenti della struttura ospedaliera risultano indagati.
I dirigenti medici indagati sono sei. Tra le altre persone arrestate figurano nove tecnici di radiologia, diciotto infermieri professionali, sei impiegati amministrativi, nove tecnici manutentori ed undici operatori socio-sanitari, tutti dipendenti del Loreto Mare.
Per garantire la continuità delle prestazioni sanitarie cinquanta dei cinquantacinque dipendenti destinatari della misura cautelare sono stati autorizzati dal GIP ad allontanarsi dal proprio domicilio per recarsi al lavoro in base ai turni predisposti dalla dirigenza.
I reati contestati ai dipendenti assenteisti del Loreto Mare
I reati contestati sono, per la quasi totalità dei casi, la falsa attestazione in servizio con modalità fraudolente e la conseguente truffa aggravata ai danni dell’ente pubblico.
Per tre indagati si ipotizzano la truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e, in un caso, l’accesso abusivo al sistema informatico del Loreto Mare per la falsificazione dei dati relativi alle presenze, alle assenze, alla prestazione di ore di lavoro straordinario e alle ore di recupero di un numero ancora imprecisato di dipendenti dell’ospedale.
Sono stati poi accertati anche alcuni episodi di falsa attestazione di infermità per giustificare l’assenza dal servizio.
Come sono stati scoperti i furbetti del cartellino
Le indagini sono partite da un esposto nel quale veniva segnalata la condotta di tre dirigenti medici del reparto di radiologia del Loreto Mare. Questi, pur essendo in regime di rapporto di esclusività con la ASL NA l Centro, dopo aver timbrato (o fatto timbrare) il cartellino, si dedicavano prevalentemente all’attività libero-professionale in centri diagnostici privati-convenzionati. Due erano direttamente gestiti dai medici finiti sotto indagine, mentre un terzo forniva il suo servizio presso altri centri privati.
L’attività investigativa è durata da Novembre 2014 a Febbraio 2015. I furbetti sono stati incastrati dalle telecamere nascoste installate vicino a due postazioni di cartellini marcatempo.
I militari dell’Arma hanno anche osservato e pedinato gli indagati, oltre ad utilizzare intercettazioni telefoniche. In questo modo hanno riscontrato l’effettiva assenza dal servizio dei dipendenti.
I furbetti, “abitualmente e sistematicamente attestavano falsamente la loro presenza in servizio facendo timbrare da altri il proprio cartellino marcatempo, godendo anche della connivenza del funzionario dell’Ufficio PRASS (Presenze/Assenze) che, a sua volta, era solito attestare falsamente la propria presenza in servizio per svolgere l’attività di chef presso un rinomato ristorante del nolano” spiegano i militari.