L’Ad di Trenitalia, Barbara Morgante, ha incontrato le associazioni dei consumatori. Intesa per individuare un modello di calcolo alternativo
ROMA – Le tariffe ferroviarie sovraregionali dal 2007 sono costate ai pendolari fino al 33% in più a causa di un algoritmo di calcolo. Il caso era venuto alla luce a inizio Febbraio, e interessa circa 70mila pendolari.
Per ognuno l’aggravio varia dai 37,90 euro sulla tratta Milano-Genova (abbonamenti mensili di 2ª classe) ai 16,20 euro della tratta Padova-Bologna. Le tariffe ferroviarie sovraregionali, lo ricordiamo, riguardano le corse su treni regionali che hanno inizio e termine in regioni diverse.
Trenitalia aveva spiegato che l’algoritmo in questione è stato “definito e approvato in sede di Commissione Trasporti della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome nel Luglio del 2007″.
Per cercare una soluzione, l’Amministratore delegato di Trenitalia, Barbara Morgante, ha incontrato numerose associazioni dei consumatori. L’incontro, durato oltre due ore, è servito per approfondire la questione dell’algoritmo che calcola le tariffe ferroviarie sovraregionali.
Trenitalia si è resa disponibile a sedersi al tavolo tecnico istituito dalla Conferenza, insieme a Regioni e associazioni dei consumatori, con l’obiettivo di mettere a punto un diverso modello di calcolo, coerente con le attuali dinamiche tariffarie regionali.
A questo scopo il Gruppo si è impegnato a presentare alcune ipotesi di calcolo e sottoporle al vaglio della Commissione Mobilità della Conferenza, condividendo con le associazioni l’obiettivo di giungere alla identificazione di una soluzione entro fine Marzo.
Trenitalia ha accolto dunque le segnalazioni dei consumatori, assicurando che contribuirà a definire un nuovo modello di calcolo delle tariffe ferroviarie sovraregionali.
Il Gruppo lo adotterà quando le Regioni lo approveranno, “previa garanzia del mantenimento dell’equilibrio economico dei Contratti di Servizio” si legge in una nota.
Nell’incontro le associazioni dei consumatori hanno ribadito l’intenzione di portare avanti la questione degli indennizzi a chi ritiene di aver pagato un prezzo superiore a quanto dovuto.
Trenitalia ha precisato che il gestore del servizio non ha la potestà di modificare autonomamente il modello di calcolo. Modello che la società ha sempre applicato regolarmente e previa informativa scritta alle Regioni e alla Conferenza.