Oggi si celebra la XXIIª Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie
ROMA – Migliaia di persone in oltre quattromila luoghi in tutta Italia sono scese in piazza per dire no alla mafia. Lo hanno fatto in occasione della XXIIª Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie promossa da Libera e Avviso Pubblico.
La piazza principale è stata quella di Locri, in Calabria, “per stare vicino a chi non si rassegna alla violenza mafiosa, alla corruzione e agli abusi di potere” spiega Libera.
“Locri, come piazza principale, per la forza e l’attualità della ‘ndrangheta, che oggi è l’organizzazione criminale più attiva. Ed è la più forte non solo per il numero degli affiliati, ma anche per il consenso che riesce ad avere in molti strati sociali” sottolinea l’associazione.
a Locri il 21 marzo e in contemporanea in 4000 luoghi in tutta Italia la XXII,
La lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie e i tanti momenti di ricordo e approfondimento, nello stesso giorno, alla stessa ora, hanno unito Locri con gli altri luoghi di celebrazione in tutta Italia, in Europa e in America Latina.
Un 21 Marzo diffuso non solo in Italia, da Verbania a Olbia , passando per Rimini, Prato, Ostia, Napoli, Bari, Trapani ma capace di varcare i confini nazionali.
Attraverso la rete latinoamericana di ALAS – América Latina Alternativa Social, la Giornata è stata condivisa con le associazioni messicane, colombiane e argentine rispettivamente a Città del Messico, Bogotà e Buenos Aires. In Europa invece si sono svolte iniziative a Parigi, Morges e Losanna, Berlino, Madrid e Bruxelles.
In occasione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, ha lanciato un messaggio a docenti e studenti.
“Promuovere la conoscenza, insegnare a individuare il male, educare ad agire nel rispetto delle regole, del lecito e del giusto. Eliminare disparità, riconoscere diritti, garantire pari opportunità e condizioni di vita decorose. Sono questi i compiti della scuola, una scuola che è presidio di legalità, è spazio del sapere che scardina le paure in cui si annidano e trovano terreno fertile i poteri criminali”.
“È dal nostro sistema di istruzione e formazione che dobbiamo partire per togliere terreno sotto ai piedi alla mafia. Ho fiducia nelle nuove generazioni, so che sono in grado di costruire una società libera, unita, di solidarietà e uguaglianza. Ogni giorno, con il nostro e con il loro impegno quotidiano. È con l’istruzione e l’educazione che vinceremo la battaglia contro la criminalità organizzata” ha aggiunto.