Souvenir: giro d’affari milionario per le capitali del turismo religioso


Per la visita del Papa a Milano la Camera di Commercio stima mezzo milione di spese in oggetti-ricordo

souvenir papa francesco
Le capitali del souvenir si confermano Roma e Napoli con oltre 2 mila imprese

MILANO – Sabato Papa Francesco sarà in visita a Milano e per gli operatori del settore dei souvenir si prospettano affari d’oro. Secondo una stima della Camera di Commercio del capoluogo lombardo, infatti, le migliaia di fedeli che accorreranno per Bergoglio spenderanno mezzo milioni in oggetti d’arte e ricordo. È il business giornaliero che si prospetta alle 943 imprese, di cui venti specializzate in souvenir religiosi, che operano a Milano.

Cresce infatti, tra i turisti ma non solo, la voglia di fare acquisti per l’artigianato locale, articoli religiosi o ricordi culturali. Il settore a fine 2016 è in salute, con 83 imprese in più in cinque anni (+10%) e uno scatto anche nell’ultimo anno (+2,2%).

La stessa crescita tocca gli addetti, + 9% in cinque anni, 152 in più, per i 2 mila venditori specializzati, che pesano per il 7% sui 28 mila commessi del settore del souvenir italiano. Il giro d’affari, solo a Milano, registra un + 10% in un anno con totale di 200 milioni all’anno.

Le capitali del souvenir però si confermano Roma e Napoli, con oltre 2 mila imprese. Che però fanno fatica: Roma con un calo del -1,3% nell’ultimo anno e Napoli del -0,4%.

Il fatturato per il solo ricordo religioso si concentra proprio accanto a San Pietro e al Vaticano, con circa 25 milioni all’anno. Segno più anche per il Veneto, con 5 milioni, seguito da Puglia e Sicilia con un milione.

Nel triangolo Roma, Napoli, Milano si concentra il 21% delle 26 mila imprese italiane che traggono guadagno dai souvenir venduti in tutte le località dello Stivale. Quarta è Venezia (1157) che con le sue vetrerie e i merletti tipici ottiene la leadership negli oggetti di artigianato (312).

La città pontificia non poteva che dominare nel commercio di arredi sacri ed articoli religiosi (96). Napoli invece primeggia nella vendita di bomboniere (182). Milano si distingue per la distribuzione di oggetti d’arte (375).